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Brutta Italia, dai fasti contro l’Olanda alla delusione di Malta

La peggior partita in assoluto dell’era Conte. Se contro gli Oranje in amichevole e con la Norvegia si era vista una buona nazionale, contro l’Azerbaigian e Malta gli Azzurri hanno prodotto un calcio prevedibile e goffo. E l’attacco titolare è rimasto clamorosamente a secco.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un gol in mischia contro Malta e due reti di un difensore centrale contro l'Azerbaigian. Questo è il ‘bottino' rimediato dall'Italia di Antonio Conte nelle ultime due partite valide per le qualificazioni a Euro 2016 che spengono un po' le ambizioni azzurre in vista del prossimo match che bisognerà assolutamente non fallire, contro la Croazia. Un'involuzione preoccupante da parte della nostra nazionale che aveva convinto e vinto in amichevole contro l'Olanda  e al debutto ufficiale contro la Norvegia con Zaza e Immobile. In questi ultimi 180 minuti giocati però sono state troppo evidenti le difficoltà in attacco per essere taciute, contro avversari tutt'altro che irresistibili, con Antonio Conte che ha il merito di aver provato a cambiare le carte in tavola nel momento del bisogno. E trovando la soluzione vincente: contro l'Azerbaigian inserendo Giovinco autore dell'assist per il gol-partita di Chiellini e inserendo Pellé dal primo minuto, match-winner con Malta.

Contro l'Azerbaigian, il jolly Giovinco. Tutto ciò che si era visto di buono al debutto è franato piano piano cammin facendo. Contro l'Azerbaigian si è rischiata addirittura la figuraccia internazionale, evitata unicamente dalla serata d'oro di Giorgio Chiellini autore di una doppietta mentre l'attacco è rimasto a guardare. Tante occasioni ma nessun gol con un centrocampo in costante difficoltà nel creare azioni offensive degne di nota. E con amnesie difensive altrettanto preoccupanti che potevano compromettere l'imbattibilità e la leadership in classifica. In quell'occasione Antonio Conte trovò la mossa giusta inserendo negli ultimi 15 minuti Giovinco, autore di un finale di gara importante. Ma ciò che non avevano prodotto Immobile e Zaza è rimasto sotto gli occhi di tutti.

Contro Malta, pochi tiri e meno impegno. Con Malta, se possibile, ancora peggio. Rete di Pellè a parte – di rapina o di fortuna si può serenamente decidere – Conte ha mescolato le carte lasciando Immobile in avanti con il 29enne esordiente in azzurro. Il risultato però non è cambiato: tanto possesso palla ma altrettanta banalità di gioco e di idee in mezzo al campo che hanno condizionato il rendimento sotto porta. Senza tiri e senza impegno, la difesa di Malta è riuscita anche a fare la propria bella figura e quando il CT ha provato a ripetere l'intuizione avuta contro gli azeri, a complicare tutto ci ha pensato Leonardo Bonucci facendosi espellere e saltando così il prossimo match contro la Croazia. Certo, sono stati colpiti quattro legni ma poco importa. Se non si vuole fare brutta figura coi croati, bisogna cambiare registro. Subito.

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