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Bruno: “Oggi solo mezzi giocatori. Icardi bomber? Tenetevelo”

L’ex difensore granata, ospite di un evento che si è tenuto a Torino, è entrato a gamba tesa sul calcio di oggi: “Non mi piace e non si possono fare paragoni con quello in cui ho giocato io. Farlo significherebbe paragonare Bonucci a Scirea”.
A cura di Alberto Pucci
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Rimasto un idolo indiscusso della tifoseria, Pasquale Bruno è stato tra gli ospiti del "Gran Galà Granata": evento che si è tenuto al Teatro Nuovo di Torino, nel quale è stata applaudita la formazione che perse la finale di Coppa Uefa del 1992 (con l'Ajax) ed il suo allenatore Emiliano Mondonico: passato alla storia per la famosa sedia alzata in cielo in segno di protesta. Dopo la celebrazione di quella squadra, che poteva contare su giocatori come Marchegiani, Policano, Cravero, Scifo, Lentini, Casagrande e Martin Vasquez, Bruno ha prima riscaldato la platea e ricordato la sfida con il Real Madrid ("Entrai al Bernabeu facendo il dito medio al pubblico. Normale, ci avevano preso il bus a sassate!") e poi incontrato i giornalisti presenti per una veloce chiacchierata: "La nostra era una squadra composta da grandissimi giocatori e con un grande allenatore. Uomini con grande temperamento e con tanta classe".

Il ricordo di Bruno

Per molti tifosi granata, quella squadra e quel calcio sono un ricordo tutt'ora piacevole: "Il nostro Toro incarnava il vero calcio – ha continuato Bruno – ma c'erano anche il Napoli di Maradona, il Milan di Van Basten. In quel tempo in Italia c’erano i giocatori più grandi al mondo ed è difficile, se non impossibile, fare paragoni con ciò che vediamo oggi. Sarebbe come paragonare Bonucci a Scirea. Ovvero una cosa che non sta né in cielo né in terra. Mi tengo stretto il mio calcio con i vari Maradona e Van Basten, loro si tengono quello con Icardi e compagnia bella. Il calcio di oggi lo seguo poco, perché secondo me non è calcio vero. Molti mezzi giocatori si atteggiano a calciatori veri. Meglio il campionato inglese, perché qui in Italia il livello è molto basso".

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