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Brava lo stesso, Italia. Under 20 fuori dal Mondiale a testa alta

Gli azzurrini escono sconfitti dalla semifinale con l’Inghilterra per 3-1 e abbandonano il sogno di poter giocare la finale di domenica a Suwon. Ojo e Solanke spengono le speranze della squadra di Evani. L’altra finalista è il Venezuela, che ha battuto la grande favorita Uruguay.
A cura di Vito Lamorte
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Allo Jeonju World Cup Stadium si chiude l'avventura della Nazionale italiana al Mondiale Under 20: gli azzurri escono sconfitti dalla semifinale con l'Inghilterra per 3-1 e abbandonano il sogno di poter giocare la finale a Suwon. Ojo e Solanke hanno tramortito la squadra italiana nella ripresa e hanno messo a nudo qualche problema difensivo, l'assenza di Pezzella ha pesato, e una condizione atletica deficitaria a causa dei 120′ con un uomo in meno nella gara contro lo Zambia. Paul Simpson ha cambiato la gara con l'ingresso di Ojo nella ripresa e con qualche aggiustamento tattico ma, guardando la gara complessivamente, la supremazia nella ripresa è stata netta e indiscutibile. Gli azzurrini si giocheranno la finale per il terzo posto contro l'Uruguay.

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Alberigo Evani presenta la sua squadra con un 4-1-4-1, che diventa 4-3-3 in fase offensiva, che vede Zaccagno in porta con Scalera, Coppolaro, Romagna e Dimarco sulla linea difensiva. Pessina si muove da mediano davanti ai due centrali con Mandragora e Vitale in posizione di mezz'ali. Panico e Orsolini sono gli uomini di fascia che supportano l'unica punta Favilli. Paul Simpson schiera i suoi con un 4-2-3-1: Woodman in porta; Kenny, Clarke-Salter, Tomori e Walker-Peters in difesa; Cook e Maitland-Niles in mediana con Dowell, Solanke e Lookman alle spalle di Calvert-Lewin.

Primo tempo. Parte forte l'Italia che va in vantaggio con Riccardo Orsolini al minuto 2 con un bel tiro di sinistro che si infila sulla destra di Woodman. Si tratta del quinto goal in sei partite per il numero 7 azzurro che approfitta al meglio del grande lavoro fatto da Favilli, dopo una verticalizzazione di Pessina, e con una bella conclusione dal limite porta avanti gli azzurri. La selezione di Evani vola sulle ali dell'entusiasmo e gioca in maniera quasi frenetica, come se avesse voglia di non voler soltanto contenere e ripartire. La difesa italiana controlla bene le offensive degli avanti inglesi e solo una volta la porta di Zaccagno trema, per un'incomprensione con Dimarco, ma Dowell non ne approfitta. Gli azzurrini sono sempre pericolosi quando ripartono velocemente ma non riescono a sferrare il colpo di grazia alla selezione britannica. L'unica vera parata di Zaccagno arriva nel finale di tempo su tiro di Solanke: respinta con i pugni sicura per il portiere della Pro Vercelli.

https://youtu.be/sShwnvgefAs

Secondo tempo. Nella ripresa Paul Simpson butta subito nella mischia Ojo per Dowell e l'Inghilterra sembra essere più pimpante: dopo quattro/cinque occasioni consecutive per la nazionale dei Tre Leoni, che fanno capire l'importante dell'ingresso dell'esterno offensivo del Liverpool, al 66′ Solanke ribadisce in rete una respinta di Zaccagno e riporta la gara in parità. L'Inghilterra continua a premere e gli azzurrini non riescono a ribattere alle iniziative dei ragazzi inglesi: al 77′ Lookman completa la rimonta scaraventando la palla in rete dopo un cross di Ojo da destra. Evani prova ad inserire Vido e Bifulco ma è la squadra inglese a trovare la terza rete: Solanke calcia dal limite, Zaccagno non è irresistibile, e cala lentamente il sipario sulla gara. Quarta rete per il numero 10 britannico al Mondiale Under 20.

https://youtu.be/MwoFFRbOTlA

Il migliore. L'uomo che ha cambiato la gara di Jeonju è, sicuramente, Sheyi Ojo: l'esterno offensivo britannico ha spaccato la partita con le sue accelerazioni e le sue iniziative hanno messo in difficoltà la retroguardia azzurra fin dalle prime battute della ripresa. Va a prendersi la palla, vuole giocare il calciatore del Liverpool, ha voglia di dimostrare che il suo posto è in campo e lo fa molto bene. Dopo un'annata non proprio indimenticabile (9 presenze e 3 reti) questo ragazzo del 1997 lascia un segno indelebile sulla gara di Jeonju con giocate di pregevole qualità e si candida per un posto da titolare per la finale.

L'avversaria in finale: il Venezuela

L'altra finalista del Mondiale che si sta disputando in Corea del Sud è il Venezuela, che ha battuto nella prima semifinale la grande favorita Uruguay. Questo, inconsueto, derby dell'America Latina si è risolto ai rigori, dopo l'1-1 nei 120′, e per la squadra di Coito è stato fatale l'errore dal dischetto di De La Cruz. L'eroe di giornata è Faríñez, portiere classe 1998 del Caracas FC, autore di due parate importanti nella serie dei penalty e numero uno già affermato nel panorama calcistico. La partita che assegnerà il Mondiale si disputerà domenica 11 giugno alle ore 12:oo italiane a Suwon.

https://youtu.be/i4Drf5wi4GA
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