Brasile, Mondiali: Desculpe, Neymar contro il La La La di Shakira

"Scusami, Neymar… ma in questa Coppa del Mondo non farò il tifo per te". Desculpe, Neymar è la canzone scritta dal compositore carioca Edu Krieger e divenuta simbolo del movimento di protesta contro l'organizzazione del prossimo Mondiale in Brasile.  ‘Nao vai ter Copa' (‘Non ci sarà Coppa') sono le manifestazioni – esplose già a giugno dell'anno scorso, in occasione della Confederations Cup – che il presidente del Paese verde-oro, Dilma Roussef, ha bollato come "manipolate dall'opposizione e dalla destra elitaria, che non vuole accettare il fatto che il governo Lula sia riuscito a far venire l'evento in Brasile". Desculpe Neymar, anti-sigla per eccellenza dei Mondiali rispetto alla melodia ufficiale che accompagnerà la rassegna iridata e vede ancora una volta protagonista Shakira: dal Waka Waka del 2010 in Sudafrica al ‘La La La' per Brasile 2014. E voi da che parte state? Dalla parte ‘di chi ruba nei supermercati o di chi li ha costruiti? Rubando?'.

I ritardi nella consegna degli impianti. I Mondiali avranno un costo complessivo di 1.3 miliardi di dollari, di cui circa 500 milioni sono costituiti da premi alle nazionali e costi aggiuntivi. A questi si aggiungono altri 800 milioni d'investimento della Fifa. "Non ci sarà spreco di denaro pubblico – ha ammesso il segretario generale, Valcke – ma investimenti per l’ammodernamento del Paese". Già ma la situazione in cui versano almeno quattro, cinque impianti è preoccupante considerati i ritardi accumulati rispetto alla tabella di consegna e i continui incidenti nei cantieri: nel novembre scorso a San Paolo, dove si giocherà la partita d'apertura della rassegna iridata, sono morti 2 operai. A Porto Alegre, poi, la situazione è in alto mare: lo stadio Beira-Rio di Porto Alegre potrebbe addirittura essere cassato dal calendario della Coppa del Mondo: i lavori di costruzione sono quasi completi, ma la struttura non soddisfa ancora le richieste della Fifa.