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Brasile, il Guarani annuncia: “Abbiamo preso CR7”. Ma è solo un omonimo del portoghese

Il club brasiliano di seconda divisione ha comunicato l’arrivo di un nuovo giocatore, che in molti hanno pensato fosse addirittura il fenomeno del Real Madrid. Del CR7 vero, invece, Flavio Caça Rato non ha proprio niente…tranne le due lettere e il numero sulla maglietta.
A cura di Alberto Pucci
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Quando si parla di Cristiano Ronaldo come un giocatore unico al mondo, tutto sommato si sta commettendo un errore. Da oggi, lo possono confermare anche i "Bugrinos": i tifosi della squadra di seconda divisione del Guarani. Il club di San Paolo, infatti, ha voluto colpire l'immaginario dei propri sostenitori con un annuncio shock: "Abbiamo preso CR7", ha comunicato in maniera trionfale la società paulista. Il bluff, però, è durato davvero poco. Il CR7 tanto reclamizzato dal Guarani, altro non è che l'attaccante brasiliano (e non portoghese) Flavio Caça Rato che, giocando con le iniziali del suo nome e con il numero di maglia, ha scelto di emulare il campione di Funchal e farsi scrivere sul retro della sua maglietta l'acronimo più famoso nel mondo del calcio: "Questa è una maglia che richiede molte responsabilità – ha dichiarato Caça Rato durante la sua presentazione – I tifosi mi hanno accolto bene e si aspettano molto da me. Devo guadagnarmi la loro fiducia".

A confidare nelle sue doti di goleador, oltre ai tifosi, c'è anche lo staff tecnico del Guarani. La società, infatti, confida nelle reti dell'attaccante per centrare la promozione in Prima Divisione. Il "falso" CR7, infatti, è uno che ha già segnato gol pesanti in carriera…come nel 2013 quando con le sue reti fu protagonista della promozione in Seconda Divisione della sua precedente squadra: il Santa Cruz. Non è la prima volta che il Pallone d'Oro incrocia qualcuno pronto ad imitarlo. Nel 2013, al termine della gara europea contro il Galatasaray, il portoghese trovò il tempo di conoscere e farsi fotografare insieme ad un suo tifoso/sosia turco: il tutto davanti allo sguardo divertito di molti tifosi. Un siparietto divertente, tanto quanto quello capitato un anno più tardi a Varsavia durante l'amichevole contro la Fiorentina: interrotta dall'ingresso in campo del clone del portoghese.

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