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Brasile-Argentina: Maradona si rifiuta di commentarla in tv con Pelé

Dopo la risposta negativa del “Pibe de Oro”, è sfumato il sogno di ascoltare i commenti dei due ex campioni in occasione dell’amichevole tra i verdeoro e la selezione argentina.
A cura di Alberto Pucci
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L'idea è alquanto suggestiva e affascinante, ma purtroppo è destinata a rimanere tale. In occasione dell'amichevole del prossimo 9 giugno tra Brasile e Argentina, che si giocherà davanti ai 100mila spettatori di Melbourne, la Confederazione di calcio verdeoro aveva infatti pensato di affiancare Maradona a Pelé per il commento tecnico della sfida durante la trasmissione televisiva del match. Un'offerta alla quale Maradona ha risposto "no, grazie", e che era nata dopo l'acquisto da parte della CBF dei diritti esclusivi per le amichevoli internazionali del Brasile. Da sempre "nemico" dei colori verdeoro e della "perla nera", Maradona ha giustificato il suo rifiuto parlando di presunti impegni negli Emirati con la squadra dell'Al-Fujairah: formazione che l'argentino allena dal maggio scorso.

L'eterno dilemma

Spesso distanti, quasi mai vicini. Maradona e Pelé hanno dato vita in tutti questi anni ad una rivalità che ha spaccato l'opinione pubblica e fatto parlare milioni di tifosi in Sudamerica e in tutto il mondo. Stabilire chi sia stato il migliore o il più forte è praticamente impossibile per tutti: addetti del settore, giornalisti o semplici tifosi. Questa infinita sfida a distanza, ha così finito per coinvolgere anche gli stessi protagonisti. "Per poter essere paragonato a me – dichiarò il brasiliano nel 2010 – Maradona avrebbe dovuto imparare a giocare di destro e di testa, cose che invece non ha mai saputo fare". Tra le tante accuse che Diego ha mosso a "O'Rey", impossibile invece non segnalare quella del 2013. Durante una conferenza stampa, Maradona tirò fuori una vecchia foto di Pelé sotto la doccia con Beckenbauer. "Chi è il più grande dei due? Questo è sicuramente il più piccolo", rispose ironicamente l'argentino indicando le parti basse del suo grande nemico brasiliano.

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