Brasile-Argentina 2-0: decide una doppietta di Tardelli
Nomen omen. Il nome di Tardelli, mitico per noi italiani e che evoca ricordi calcistici tristi per i tedeschi, da oggi è legato anche al ‘super-clasico’ sudamericano tra Brasile e Argentina. Perché due gol di Diego Tardelli hanno deciso a favore della Selecao l’amichevole che si è giocata a Pechino. Per il ‘Tata’ Martino da oggi la vita sarà più dura, il nome di Tevez – ancora una volta escluso dall’elenco dei convocati – gli verrà ricordato con maggior forza. La giornata è stata disastrosa per la Seleccion, perché Leo Messi ha fallito un rigore.
Jefferson para un rigore a Messi
Dunga ha rivoltato completamente la Selecao, che ha in rosa pochissimi giocatori che hanno partecipato al Mondiale. Il ‘Tata’ invece in campo ha mandato invece nove calciatori che in Brasile sono arrivati in finale, le uniche eccezioni erano rappresentate dallo juventino Pereyra e dal Coco Lamela. Prima della partita i calciatori dell’Argentina espongono uno striscione in cui incoraggiano l’ex compagno Jonas Gutierrez che sta lottando contro il cancro. La partita è piacevole, entrambe le squadre vogliono vincere. L’Argentina gioca meglio, ma in difesa è distratta. Al 29’ Zabaleta e Fernandez si scontrano, il pallone finisce sui piedi di Diego Tardelli, che con un destro preciso batte Romero, 1-0. L’albiceleste ha subito la chance di pareggiare. Ma Messi si fa ipnotizzare da Jefferson, che neutralizza il tiro dagli undici metri. Nella ripresa in campo c’è solo l’Argentina, ma è il Brasile a segnare ancora. Sugli sviluppi di un corner i difensori di Martino emulano le statue di sale e lasciano libero Diego Tardelli che con un colpo di testa non irresistibile supera il non impeccabile Romero, 2-0. Dunga è ritornato alla grande sulla panchina della Selecao, per lui tre partite e tre vittorie. Mentre Martino dopo la splendida vittoria di Dusseldorf con la Germania ha fatto un notevole passo indietro.
Diego Tardelli e Jefferson
A ventinove anni Diego Tardelli Martins, tre nomi che ricordano tre calciatori – con classe e curriculum completamente diversi – ha realizzato i suoi primi due gol con la maglia della Nazionale brasiliana. Probabilmente è un record. Ma Diego Tardelli, che ha avuto come nome di battesimo questo perché il papà adorava il grande centrocampista della Juve e dell’Italia Campione del Mondo, ha avuto una carriera molto intensa, ma soprattutto molto tribolata. Perché in dieci anni ha vestito le maglie di nove squadre diverse, comprese il Betis Siviglia, il PSV Eindhoven, l’Anzhi e il San Paolo. Ma solo da quando milita nell’Atletico Mineiro Diego Tardelli ha trovato una grande continuità realizzativa, che ha portato Dunga a regalargli la maglia da titolare della Selecao. Ha conquistato, dopo il Mondiale, la maglia da titolare anche il portiere Jefferson. Pure il nuovo numero uno brasiliano non è un ragazzino. Jefferson, che ha trentun anni, con Dunga ha scalzato Julio Cesar, del quale ha fatto da secondo a Brasile 2014, alla Confederations Cup 2013 e pure alla Copa America 2011. Il rigore parato a Messi gli garantisce una serata di gloria, e tanta tranquillità in vista dei prossimi appuntamenti della Selecao.