Brasile, 8 tifosi del Corinthians uccisi a colpi di pistola
Li hanno trucidati a colpi di pistola. Otto tifosi del Corinthians sono stati ammazzati nell'agguato scattato nella tarda serata di sabato nella zona a Nord di San Paolo: sette sono morti subito, raggiunti dalla raffica di pallottole, un altro – nonostante fosse ferito – è riuscito a scappare, raggiungendo l'ospedale in gravi condizioni (vi era stato trasportato dopo i soccorsi ricevuti in strada), ma è morto qualche ora più tardi. Un'esecuzione, così l'hanno definita gli inquirenti: indagini sono in corso per risalire agli autori di quella strage che – stando alle prime, frammentarie notizie diffuse dai media sudamericani – sarebbe stata compiuta da due persone. A volto coperto, incappucciate, avrebbero fatto irruzione nella sede dove si trovavano i sostenitori del ‘Timao' e poi fatto fuoco.
L'efferatezza dell'accaduto ha destato clamore e, soprattutto, gettato un'ombra inquietante sul derby con il Palmeiras (le due formazioni impegnate nei quarti di finale del Paulistão, il torneo dello Stato di San Paolo): precedenti poco incoraggianti (non è la prima volta che si verificano fatti violenti a margine delle sfide tra i due club) avevano inizialmente spinto a credere che quel massacro fosse stato compiuto per la rivalità esasperata che esiste tra le tifoserie. Eventualità che gli agenti della polizia locale hanno immediatamente escluso: a conferma di ciò, anche alcune testimonianze raccolte da un'emittente televisiva brasiliana che avrebbe parlato di ‘regolamento dei conti'. Quanto al movente, le indagini sono appena iniziate.
