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Borussia Dortmund, esonerato Tuchel

Il tecnico licenziato per contrasti con la dirigenza e dopo che anche lo spogliatoio gli ha voltato le spalle. Al suo posto Favre del Nizza oppure Paulo Sousa, che ha già detto addio alla Fiorentina.
A cura di Maurizio De Santis
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In due anni alla guida del Borussia Dortmund Thomas Tuchel ha perso solo 10 gare di Bundesliga su 68, ha portato la squadra per 2 volte alla fase a gironi di Champions, è reduce dalla vittoria in Coppa di Germania, ha migliorato i risultati nonostante il club gli abbia venduto nel giro di un paio di stagioni calciatori del calibro di Hummels (finito al Bayern Monaco), Gundogan (trasferitosi al Manchester City) e Mkhitaryan (che José Mourinho ha voluto al Manchester United). Tutto questo non è bastato, la società ha deciso di esonerarlo e lo ha fatto nella giornata odierna a dispetto degli ottimi risultati ottenuti.

La ragione di questa decisione? Un rapporto logoratosi con la dirigenza e giunto ai minimi termini quando anche lo spogliatoio ha voltato le spalle all'allenatore che aveva raccolto l'eredità di Jurgen Klopp (attualmente alla guida del Liverpool). Sabato scorso il capitano, Schmelzer, ha contestato pubblicamente la decisione del tecnico di non convocare Sahin, considerato alternativa naturale a Weigl. "Non so perché abbia preso questa decisione – ha ammesso il calciatore – . Noi comunque siamo tutti con Nuri".

Gli screzi per le scelte di mercato. Nessun commento da parte della società tedesca, mentre è stato il quotidiano ‘Bild' a rilanciare le ultime notizie sulla vicenda: tutto sarebbe nato proprio dalle forti perplessità sollevate da Tuchel relativamente alle ultime operazioni di mercato del club chem di fatto, hanno indebolito la rosa e soprattutto sottratto competitività rispetto al Bayern Monaco.

Sousa (Fiorentina) o Favre (Nizza) per la successione. Si chiude in maniera brusca la breve avventura di Tuchel (in anticipo sulla scadenza naturale prevista per il 2018), all'orizzonte ci sono Favre (al timone del Nizza nell'ultima stagione) e Paulo Sousa, reduce da due campionati a Firenze.

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