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Borussia Dortmund, ansia per Reus: rischia altri 6 mesi di stop

Il calciatore, costretto a uscire alla fine del primo tempo, ha espresso preoccupazione per il proprio ginocchio: si teme la rottura del crociato anteriore, attesa per gli esami diagnostici.
A cura di Maurizio De Santis
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infortunio reus

E' uno dei calciatori più forti dal punto di vista tecnico ma tra i più fragili. Marco Reus, talento del Borussia e del calcio tedesco, è di nuovo in ansia per l'ennesimo infortunio che rischia di tenerlo dietro le quinte per i prossimi sei mesi. E' successo ancora una volta in occasione della vittoria in Coppa di Germania del club di Dortmund (2-1 al Francoforte), un successo che proprio non è riuscito a donare il sorriso al calciatore, costretto a uscire alla fine del primo tempo – lasciando il posto a Pulisic decisivo nell'azione da rigore – per il riacutizzarsi di un problema al ginocchio. I timori sono tutti legati al crociato, lo ha ammesso lo stesso Reus subito dopo la gara, precisando però che sarà decisivo al riguardo il consulto medico delle prossime ore.

Campione fragile. Nella Bundesliga appena conclusa il tecnico, Tuchel, lo ha avuto a disposizione solo per 17 partite, disputando di fatto mezzo campionato. Un girone intero fuori con Aubameyang che segna tanto ma la squadra non riesce a fare il salto di qualità priva della sua stella più brillante. La caviglia, poi il ginocchio e infine le noie muscolari: sembra che la malasorte si diverta a mettergli i bastoni tra le ruote entrando in tackle sulla sua carriera

Né Europeo né Mondiale. Nell'estate scorsa la Germania (che eliminò l'Italia di Conte negli ottavi, ai calci di rigore) rinunciò all'attaccante del Borussia frenato da problemi agli adduttori. Due anni prima – in occasione di Brasile 2014 – si fermale seriamente durante l'amichevole con l'Armenia prima della partenza per il Sudamerica (rottura parziale dei legamenti della caviglia sinistra): un brutto colpo per il giocatore che molti avevano collocato tra i protagonisti assoluti di quella Coppa. La vinse la nazionale tedesca – grazie a un gol di Mario Götze in finale con l'Argentina – ma a Reus toccò restare dietro le quinte, limitandosi ad assistere attraverso la tv alle imprese e al trionfo della ‘sua' Germania.

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