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Borriello: “Io, il ‘diavolo’, Belen e Maradona”

L’attaccante del Carpi, in occasione della sfida contro il suo passato rossonero, ha raccontato la sua travagliata carriera in un lunga intervista. Dai festeggiamenti per il tricolore del Napoli fino alla sua avventura romana, passando dalla storia con la modella argentina.
A cura di Alberto Pucci
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Sulla vita calcistica (e non) di Marco Borriello, probabilmente ci sarebbe da scrivere un libro. A distanza di anni dai suoi primi passi con le giovanili del Milan, l'attaccante napoletano ha infatti girato in lungo e in largo l'Italia, con una puntata anche in quel di Londra nel 2014. Oggi che sembra aver ritrovato fiducia e tranquillità, il 33enne napoletano è pronto a vivere la seconda fase della sua carriera con la maglia del "piccolo" Carpi. Dopo aver fatto piangere i tifosi del Genoa, Borriello pare pronto a giocare un brutto scherzo anche a quei colori che lo hanno fatto crescere e diventare un giocatore professionista: "Sono stato al Milan per sei stagioni – ha ricordato l'attaccante, ai colleghi della Gazzetta dello Sport – Ho giocato poco, tranne quando ci fu Leonardo in panchina. L'esperienza a Milano è stata una scuola di vita e ho potuto vivere accanto a grandi campioni. Di quello che ho fatto non rimpiango niente. La strada che ho preso mi ha arricchito a livello personale".

Lo scudetto di Diego – Dopo aver ammesso la sua fede napoletana ("Da bambino festeggiai il Napoli di Maradona, andavo in giro con la Fiat Uno di papà che aveva il tettuccio apribile e mostravo il ciuccio pitturato di azzurro"), Marco Borriello ha parlato anche del suo periodo a Roma e di quello trascorso a Torino: "Non ho rimpianti nemmeno di aver scelto la Roma – ha continuato l'attaccante – Sono stati cambiamenti che mi hanno fatto crescere e, nonostante tutto, oggi ho ancora molte motivazioni. L'unico rimpianto è forse quello di non aver giocato con Francesco Totti perché venivamo considerati uno l'alternativa dell'altro. E' stato un peccato che la Roma non mi ha dato fiducia. A Trigoria c'è un ambiente bellissimo, ma anche difficilissimo per le pressioni. C'è talento ma manca ancora qualcosa: io so cosa, ma non posso dirlo. La Juventus? Mi rimane il ricordo di esser stato allenato da un grandissimo allenatore che dava una carica incredibile e di aver giocato con campioni come Del Piero e Buffon"

Belen e il Carpi – Inevitabile per Marco Borriello parlare anche di quanto successe fuori dal campo che, in alcune situazioni, ha avuto un ruolo fondamentale anche nella sua vita sportiva: "Anche se spesso ho sofferto, ho sempre cercato di fregarmene di ciò che pensava la gente. La La mia immagine è stata legata al gossip solo perché sono stato fidanzato con Belen e non so se tutto questo mi abbia danneggiato, ma sicuramente ha creato una visione distorta di me. Il Carpi? Ho ancora tanto da dare e sono concentrato su questa stagione e sulla salvezza. Nel calcio non si può prevedere il futuro, ma la mia idea è restare a Carpi fino a giugno e poi vedremo. Di sicuro giocherò ancora, perché ho le motivazioni di un ragazzino e qualche gol vorrei farlo ancora".

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