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Bonucci milanista si racconta: “Nesta, un modello. Pirlo il più forte. Idolo Del Piero”

I tifosi della Juve lo hanno definito traditore, quelli rossoneri lo hanno accolto a braccia aperte. Dal Bari al Milan, la nuova sfida ‘fino alla fine’ dell’ex difensore bianconero.
A cura di Maurizio De Santis
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Del Piero era l'idolo, Pirlo il compagno di squadra di più forte. La sfumatura di rosso ha preso il sopravvento sul bianco che Bonucci, 30enne, ha scelto per indossare l'ennesima maglia della propria carriera. Quella del Milan, dopo aver vinto (quasi) tutto a Torino. Dominio in Italia scandito dall'esultanza tipica (indice puntato verso il viso, gote gonfie come a dire ‘sciacquatevi la bocca') e dalla maledizione della Champions, persa per due volte consecutive in finale contro le spagnole (a Berlino col Barcellona, a Cardiff contro il Real Madrid).

Dal Bari alla Juve, ma fino alla fine è al Milan

La sequenza videoclip si ferma qui, dal Bari alla Juventus con un finale amaro e contrassegnato dalle polemiche dei tifosi per il suo passaggio al ‘diavolo'. Gli ha venduto l'anima, dicono i più cattivi e intransigenti, quelli pronti perfino a bruciare la sua 19. Colpa della società che non lo ha tutelato abbastanza, replicano i fans del giocatore facendo riferimento al rapporto incrinatosi con Allegri.

Il nuovo ‘ciak, si gira' adesso è a Milanello, Bonucci s'è calato subito nella parte. Il copione lo conosce a memoria, a Torino gli hanno insegnato cosa vuol dire ‘mentalità vincente', la stessa che il Milan di Montella prova a ricostruire sui fasti del passato che – come ricordato dall'ex juventino al sito ufficiale del club – significano "storia, tradizione, vittorie importanti".

La sfida di Bonucci, rilanciare la tradizione vincente dei rossoneri

L'amichevole estiva con il Bayern Monaco è stato solo un piccolo antipasto rispetto a quanto attenderà Bonucci: tra Europa League e campionato – con l'obiettivo di tornare in Champions a partire dalla prossima stagione – non ci sarà tregua. La sfida è uno stimolo, la storia del Milan è un dovere.

Una squadra con 7 Coppe dei Campioni non ce le ha per caso – ha ammesso il difensore -, quindi vuol dire che c'è una grande tradizione e la mentalità giusta per vincere. Adesso è compito nostro di riportare il Milan dove merita

Nesta, un modello da seguire

Con Pinturicchio ha avuto "la fortuna di giocarci insieme". Bonucci lo definisce un idolo da ragazzino: "Mi ha sempre colpito il suo modo di giocare". Ma quando gli chiedono quale sia il modello da seguire, non ha dubbi… e tira dal cilindro un nome magico per la tifoseria rossonera: "Nesta è il modello cui mi ispiro, è stato un modello, un maestro. Nella storia del Milan di idoli ce ne sono tanti del calibro Maldini, Baresi, Kakà, Schevchenko".

Pirlo campione umile: Gli davi la palla ed era in banca

Ultimo riferimento a un altro totem del calcio italiano che con la sua classe ha predicato tecnica con le maglie di Inter, Milan e Juventus. "Pirlo è stato il compagno di squadra più forte con il quale abbia mai giocato – ha aggiunto Bonucci -, gli davi la palla ed era in banca. Un campione umile dal quale ho imparato molto soprattuto nei modi di gestire la pressione delle partite". Lo spettacolo deve continuare: altro giro, altra maglia da onorare. Fino alla fine.

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