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Bologna-Juventus 0-0: bianconeri brutti e spenti e il Napoli può tornare primo

Al Dall’Ara i bianconeri non riescono a trovare la 16a vittoria consecutiva e vengono fermati sul pareggio a reti inviolate da un ottimo Bologna capace di soffrire e rispondere colpo su colpo. Juve +2 sul Napoli che però, battendo il Milan, potrebbe tornare in vetta alla classifica.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sedicesima vittoria consecutiva della Juventus non arriva sul campo di un buon Bologna che conferma di essere tra le migliori squadre del 2016. Uno 0-0 che permette ai bianconeri di allungare sul Napoli ma che rischia di vedersi superare proprio dai partenopei in caso di un successo contro il Milan. Una gara brutta, giocata male dagli uomini di Allegri che provano solamente a sprazzi e senza convinzione a cercare i tre punti in palio con la squadra insufficiente nel suo complesso: il solo Pogba prova la via del gol sfiorandolo un paio di volte ma senza successo. Il forcing finale della Juve non basta con il Bologna che soffre ma tiene testa con Mirante che rispolvera interventi da campione. Per i felsinei un punto importante ma soprattutto la consapevolezza che con Donadoni la squadra può davvero puntare a qualche sogno che vada ben oltre alla semplice salvezza.

Primo tempo: a reti inviolate

Prove di fuga – A Bologna la Juventus prova a scappare dal Napoli impegnato al San Paolo dal più ostico Milan di Mihajlovic. Un compito delicato per Allegri che opta per un turnover in vista del Bayern Monaco. Contro i rossoblù c'è Pereyra dal primo minuto, insieme a Sturaro mentre in avanti insieme a Morata, il match winner della sfida contro il Napoli, Simone Zaza. Per Donadoni, invece, gli uomini migliori per confermare una squadra che nel 2016 si è attestata tra le migliori di Serie A.

Polveri bagnate – I ritmi sono buoni ma le occasioni latitano con Mirante e Buffon che non vengono mai impegnati grazie all'attento lavoro delle difese. Gioco che si frammenta soprattutto a centrocampo dove il traffico è costante e difficilmente sia i bianconeri che i felsinei riescono a rifornire i loro piedi migliori, Pogba da un lato e Destro dall'altro. Ma il tridente proposto da Donadoni permette ai padroni di casa di mantenere comunque il  baricentro della squadra alto.

Reti inviolate – La Juve non riesce nel pressing costante anche se nel primo tempo il conto dei corner è a favore dei bianconeri: 6 a 0 battuti per gli uomini di Allegri. Bravissimo però il Bologna a rimanere ordinato nelle consegne dei ruoli e a fare pressing sui giocatori in possesso di palla.

Secondo tempo: ci prova Pogba

Pogba pericoloso – La Juventus cambia ad inizio di ripresa: fuori Pereyra e dentro Cuadrado alla ricerca della spinta aggiunta in avanti e dopo soli 8 minuti di gioco, i bianconeri sfiorano il vantaggio con un tiro a fil di palo di Paul Pogba che vedeva Mirante in ritardo nel tuffo. Donadoni si scuote dal torpore e così prova il proprio cambio: Mounier a dar man forte a Destro e Giaccherini rispondendo sfrontatamente ad Allegri per giocarsi i tre punti in palio.

0-0 che non si sblocca – La partita però non decolla. Nemmeno con l'inserimento di Dybala al posto di Zaza. Il Bologna non riesce a sfondare il muro bianconero ma dalla sua la Juventus fa poco o nulla per trovare la via del gol. Nei minuti finali il forcing degli ospiti aumenta per cercare la sedicesima vittoria consecutiva e mettere pressione al Napoli. Nel finale ancora Pogba ci prova ma la missione sembra impossibile soprattutto per un calo di concentrazione alla gara. Il Bayern alle porte si fa sentire più di quanto si possa ammettere.

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