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Bionda, avvocatessa, speaker del River: splendida Alejandra, conquista l’Argentina

Tifosa dei ‘Millonarios’, la voce di Alejandra Maglietti ha accompagnato la squadra in occasione della sfida con il Quilmes. In Argentina è un personaggio molto noto, il suo compagno è Jonas Gutierrez, l’ex del Newcastle che, colpito da un cancro nel 2013, l’ha superato e adesso gioca in Sudamerica.
A cura di Maurizio De Santis
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Segni particolari, bionda. Sorriso dolcissimo. Occhi sfumati d'azzurro, come quel mare cristallino in cui è dolce naufragare, incastonati in uno sbuffo di rimmel. Curve giuste al punto giusto. Alejandra Maglietti, la splendida speaker che accende la torcida del River Plate quando annuncia le formazioni, è molto di più. Oltre alle gambe e a un corpo mozzafiato, che le hanno consentito di essere anche una modella ricercata in Sudamerica, c'è la testa di una donna intelligente e avvocatessa. Bella e brava, un mix perfetto per uno dei personaggi più conosciuti in Argentina. Tifosa dei ‘Millonarios', in occasione della sfida con il Quilmes, il club di Buenos Aires ha voluto che ad accompagnare l'ingresso in campo della squadra fosse la sua voce.

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Tra calcio e programmi tv. Difficile che la vita di Alejandra Maglietti non sia sotto i riflettori ma, al di là del solito chiacchiericcio del gossip, c'è anche un'altra motivazione che la vede vicina al mondo del calcio: il compagno è Jonas Gutierrez, 33enne calciatore argentino: dopo aver indossato la maglia del Newcastle (in Inghilterra) è passato al club Defensa y Justicia, società argentina della città di Florencio Varela, nell'area metropolitana della Grande Buenos Aires.

Al fianco del compagno, Jonas. La sua storia ha commosso i tifosi d'Oltremanica e quelli sudamericani: nel 2013 gli venne diagnosticato un cancro a un testicolo, fu costretto all'operazione e al ciclo di cure speciali che lo tennero a lungo lontano dai campi di calcio. Tornò a giocare a marzo del 2015 e si rese protagonista di uno scontro salvezza con il West Ham (gol e assist). Con i ‘Magpies' finì male, anzi finì in tribunale per la causa intentata dal giocatore nei confronti della società che lo aveva abbandonato. "La malattia mi ha insegnato due cose: come puoi aiutare un giocatore (i fan del Newcastle) e come lasciarlo da solo (i proprietari della società)", scrisse in un post sui social network. Ma quella è un'altra storia, quella di Jonas è ancora tutta da scrivere.

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