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Bimba allo stadio, si lascia perquisire. Alza le braccia dinanzi alle colpe dei grandi

La foto della piccola controllata da un steward ha fatto il giro della Rete, il papà è intervenuto e ha precisato: “Voleva solo imitare i grandi e si è voluta far perquisire. Tutto qui”. Tutto qui? Sì, è proprio tutto lì. E’ la misura dei cattivi maestri e dei pessimi esempi che siamo.
A cura di Maurizio De Santis
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Magari per la bimba era solo un gioco, ci auguriamo che l'abbia presa davvero così. Però l'immagine di quella piccola con le braccia alzate mentre lo steward la perquisisce è un colpo al cuore. La ragazza sarà stata anche delicata e amorevole nell'espletare quella funzione eppure non riesco a smettere di pensare che dinanzi a situazioni del genere andrebbe messo un bel lucchetto alle porte e fermato tutto. E' la misura del terrore e del sospetto che tracimano e trascinano via ogni cosa, perfino l'innocenza di quella creatura che non è certo un vietcong e nemmeno un pericoloso kamikaze pronto a farsi esplodere. L'immagine ha fatto il giro della Rete e il papà è intervenuto sui Social Network a spiegare la situazione: "Voleva solo imitare i grandi e si è voluta far perquisire. Tutto qui".

Tutto qui? Sì, è proprio tutto lì, a pochi metri dall'ingresso e dai tornelli per accedere alle gradinate. E' la misura dei cattivi maestri e dei pessimi esempi che siamo se un piccola pensa che nel mondo dei grandi le cose vanno così. E che per starci deve arrendersi, alzando le braccia, dinanzi alle loro colpe. Lei non ne ha e nemmeno sa di averle, ma se le ritrova addosso come un fardello sull'anima. Imparerà presto, suo malgrado, che cantare la Marsigliese, scrivere in petto ‘Je suis qualunque cosa' e poi urlare cori razzisti oppure fare a botte sono la stessa cosa là dentro, in quel posto dei grandi. Imparerà che non è come mettere le scarpe di mamma o il cappotto di papà. Che non è più solo un gioco, uno scherzo innocente. E' altro: il riverbero della paura e della violenza con la quale s'impara a convivere, ad accettarla fin da piccoli. Dinanzi a un'immagine del genere riusciremo mai a perdonarci? Gli stadi non dovrebbero essere i luoghi per le famiglie, punti d'aggregazione, impianti accoglienti per tutti e bla bla bla? ‘Ma tutto questo Alice non lo sa…' alza le braccia e sorride.

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