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Berlusconi: “Tiferò Juve nella finale di Champions con il Real”

L’ex presidente del Milan ha parlato anche del suo vecchio club: “Ho vissuto alla guida del Milan anno fantastici. Non sono riuscito ad andare a Milanello, perché il dolore e la commozione di lasciare il mio Milan sono ancora troppo forti”.
A cura di Alessio Morra
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Sabato prossimo a Cardiff la Juventus sfiderà il Real Madrid nella finale di Champions League. Farà il tifo per i bianconeri anche Silvio Berlusconi. L’ex proprietario del Milan in una cerimonia ufficiale ha detto che lui da sempre ha sostenuto tutte le squadre italiane impegnate nelle coppe europee e, pure se qualcuno non sarà felice e storcerà il naso, si comporterà allo stesso modo sabato per la finale di Champions in cui tiferà Juve:

Da antica educazione di mio padre, ho sempre tifato Inter quando giocava con altre squadre o in competizioni internazionali e seguendo lo stesso principio e attirandomi il disappunto di qualcuno farò lo stesso con la Juventus, che incontrerà il Real Madrid. Forza Juve.

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Durante la cerimonia del Premio Rosa Camuna, a Palazzo Lombardia, a Milano, l’ex Presidente del Consiglio ha parlato con grande trasporto e anche con tanto dispiacere del suo addio al Milan. Per ora ancora non è riuscito a trovare la forza di andare a Milanello:

Tutti gli anni che ho vissuto alla guida del Milan sono stati fantastici. Non sono riuscito ad andare a Milanello, perché il dolore e la commozione di lasciare il mio Milan sono ancora troppo forti: non è solo una squadra di calcio, ma una vera famiglia.

Il Milan è passato ai cinesi, come l’Inter che era passata da Moratti a Thohir prima di passare al gruppo Suning. Berlusconi con grande affetto ha parlato del suo vecchio amico Massimo Moratti, che è stato anche lui premiato e, che ha sempre ha avuto un enorme passione per il calcio:

Ho sempre apprezzato Moratti per tutti i sacrifici fatti per la squadra. Ho assistito, con stupore, a investimenti fatti dalla sua famiglia, per regalare successi ai suoi tifosi, che riconoscono nella squadra e nei giocatori. Milan e Inter sono una fede laica. Con lui condivido la passione, il rispetto per gli avversari e la giustezza della vittoria ottenuta con merito.

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