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Bepi Pillon: “I giovani talenti vanno fatti giocare!” (INTERVISTA)

L’ex allenatore della Reggina è tornato a parlare, ai microfoni di Fanpage.it, della felice esperienza dell’Under 21 azzurra ai recenti europei e dello scarso utilizzo dei giovani talenti italiani.
A cura di Alberto Pucci
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Qualcosa sta cambiando – Nonostante la sconfitta, arrivata contro l'avversario più forte attualmente in circolazione, l'emozione e l'adrenalina per il cammino più che positivo degli azzurrini di Mangia sono ancora "palpabili". Il torneo israeliano ha messo alla luce l'ottimo lavoro del tecnico azzurro (fin troppo sottovalutato, vero Zamparini?) ed ha riportato a galla uno dei "peccati originali" più evidenti del nostro calcio: la fiducia nei giovani talenti di casa nostra. Spesso accecati da numeri sudamericani o da ruvidi piedi teutonici, la classe dirigente italiana sembra (deve) cominciare a prendere in considerazione il lavoro dei vari settori giovanili. Ne è convinto anche Bepi Pillon che, rintracciato telefonicamente da Fanpage.it, ha evidenziato non solo il lavoro di Devis Mangia ("La sua squadra mi ha fatto un'ottima impressione"), ma anche quello di alcuni tecnici italiani ("Dare più spazio ai giovani? Massimiliano Allegri, ad esempio, lo ha fatto"). Secondo l'ex tecnico della Reggina, profondo conoscitore del campionato "cadetto" (dal quale arrivano molti giocatori dell'Under 21), l'abitudine a schierare solo giocatori esperti dovrà pian piano sparire ("Se ci sono giovani di talento, bisogno essere sfrontati ed avere il coraggio di schierarli in campo"), per lasciar posto a squadre composte anche da giovani promesse come, ad esempio, la Nazionale maggiore di Cesare Prandelli ("Balotelli e gli altri ragazzi di Prandelli devono ancora crescere ma, per il prossimo Mondiale, sono fiducioso!")

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