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Benitez svela i segreti dell’impresa del Liverpool contro il Milan

Il tecnico del Napoli torna a parlare della storica finale di Champions League 2004/2005 in cui i Reds rimontarono uno svantaggio di 3 reti.
A cura di Marco Beltrami
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Difficile dimenticare una partita come la finale della Champions League 2004/2005. Allo stadio Ataturk di Istambul il Liverpool di Rafa Benitez si rese protagonista di una vera e propria impresa: i Reds sotto di 3 gol contro il Milan alla fine del primo tempo in virtù delle reti di Maldini e Crespo (doppietta), nella ripresa conquistò il 3-3 grazie a Gerrard, Smicer e Alonso. Ai rigori poi la formazione inglese ebbe la meglio grazie alle parate di uno scatenato Dudek che riuscì ad ipnotizzare Serginho, Pirlo e Shevchenko. A distanza di 10 anni Rafa Benitez, attuale allenatore del Napoli, ha rivissuto quella che resta una delle imprese più eclatanti della storia del calcio, rivelando ai microfoni di Gazzetta Tv: "Avevo scritto 2-0 sul quaderno e mi stavo alzando per correre nello spogliatoio, preparando un discorso difficile e per di più in inglese. Non lo parlo in modo fantastico oggi, figuriamoci dieci anni fa. Ecco, proprio in quel momento il Milan segna il 3-0. Tutto diventa ancora più difficile. I giocatori erano tutti seduti con la testa bassa e io ordinai loro di alzarla perché avevano lavorato tanto per arrivare fin lì, e non aveva senso arrendersi dopo 45 minuti. Dissi di provare a segnare un goal, perché così la partita si sarebbe riaperta e i nostri tifosi avrebbero fatto il resto. E’ quello che successe: un cambiamento tattico, la classica mentalità del giocatore del Liverpool e l’appoggio dei tifosi perché per loro non è mai finita finché non è finita. Fu sufficiente".

Benitez mister di Coppa. Benitez nella sua carriera si è dimostrato un allenatore più abile nelle coppe e nelle partite secche che nei campionati. Ed è quanto confermato anche alla guida del Napoli con la conquista di Coppa Italia e Supercoppa italiana con i tifosi azzurri che sono fiduciosi nelle possibilità stagionali di mettere in bacheca anche il trofeo dell'Europa League un'altra Coppa Nazionale: "Dicono che sono più adatto alle partite secche che al campionato? La realtà è che le coppe dipendono più dal momento e dalle abilità individuali, dei giocatori e dell’allenatore".

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