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Benfica maledetto da Guttmann, Under 19 ko in finale di Youth League

Il Salisburgo vince in rimonta (2-1) e conquista la Champions dei giovani contro i lusitani, colpiti ancora una volta dall’anatema dell’ex allenatore ungherese. Piccolo record per gli austriaci: sono la prima formazione a vincere il trofeo senza aver mai trionfato con i ‘più grandi’ della prima squadra.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Salisburgo batte il Benfica in finale di Youth League
Il Salisburgo batte il Benfica in finale di Youth League

"Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d'Europa e il Benfica senza di me per cento anni non vincerà mai una Coppa dei Campioni". Anno 1962, a lanciare l'anatema fu Bela Guttmann: l'allenatore ungherese al quale è ricondotta la maledizione sportiva che finora ha vanificato tutti gli sforzi e le ambizioni di vittoria in Europa dei lusitani. Accadde tutto dopo un litigio con la dirigenza che – secondo la leggenda – non gli volle corrispondere un premio in danaro per aver conquistato la Coppa dei Campioni (l'attuale Champions) contro il Real Madrid di Puskas e Di Stefano.

Tra superstizione e maleficio. Da allora il club delle Aquile non ha avuto più pace e gli effetti di quell'incantesimo che, tra superstizione e strane coincidenze, resiste da oltre 50 anni hanno messo i bastoni tra le ruote anche alla formazione Under 19 del Benfica, sconfitta in rimonta (2-1) nella finale di Youth League dal Salisburgo. Incredibile. Pazzesco. Eppure è successo ancora una volta dopo le 5 Coppe Campioni, 1 Coppa Uefa e 2 Europa League mancate d'un soffio dal Benfica, giunto vicinissimo ai trofei senza mai riuscire a farli propri.

Piccolo record. E così questa volta a ‘beneficiare' della sfortuna portoghese sono stati i ragazzi austriaci capaci di stabilire anche un piccolo record personale: è la prima società a vincere la Champions League dei giovani senza aver mai trionfato con i ‘più grandi' della prima squadra nella massima competizione continentale. Nell’albo d'oro della Youth League il nome del Salisburgo va così ad associarsi  a quello del Barcellona (2014) e del Chelsea (2015 e 2016).

Il tabellino di Benfica-Salisburgo 1-2

L'uno-due micidiale è arrivato nella ripresa, dopo la rete del vantaggio portoghese segnata da José Gomes (29′). Nel giro di quattro minuti (dal 27′ al 31′) Ptson e Schmidt ribaltano il risultato e consegnano la coppa al Salisburgo.

  • Benfica (4-3-3) Fabio Duarte; Buta, Ruben Dias, Kalaica, Ricardo Araujo (42’ s.t. Mesaque Dju); Diogo Gonçalves, Florentino, Gedson Fernandes; Joao Felipe (38’ s.t. Vinicius Jaù), José Gomes, Joao Felix (28’ s.t. David Tavares). (Daniel Azevedo, Pedro Alvaro, Ricardo Mangas, Diogo Mendes). All.: Joao Tralhao.
  • Salisburgo (4-3-3) Zynel; Mensah, Igor, Meisl, Ingolitsch; Haidara, Gorzel, Sturm (23’ s.t. Schmidt); Berisha, Wolf (50’ s.t. Lugonja), Meister (35’ s.t. Patson). (Antosch, Kirim, Burgstaller, Mayer). All.: Rose
  • Arbitro Palabıyık (Turchia)
  • Reti José Gomes (B) al 29’ p.t.; Patson (S) al 27’ e Schmidt (S) al 31’ s.t.
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