32 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Belotti abbassa la cresta: “Cento milioni per me? Non valgo tanto”

L’attaccante del Toro e della Nazionale rifiuta paragoni eccellenti (“Crespo e Shevchenko erano fortissimi, io non ho ancora dimostrato niente”). In Azzurro è il futuro dell’Italia verso Russia 2018: “Che bello un tridente con Immobile e Insigne”.
A cura di Maurizio De Santis
32 CONDIVISIONI

Cento milioni per me? Lusingato ma sinceramente non credo di valere tanto. Il mercato ormai si muove su cifre spropositate.

Andrea Belotti è uno degli attaccanti più ambiti del momento ma tiene la ‘cresta' a posto. La alza solo per esultare a ogni sua rete, un gesto originale che ha contagiato perfino il figlioletto di Bonucci, tifoso del Toro e del ‘gallo' avversario di papà in campionato. In A la punta granata lotta con Dzeko per il titolo di capocannoniere: è a 25 gol su 30 gare giocate, in media ne segna uno ogni 105 minuti; ha l'istinto del killer in area di rigore ma sa essere anche altruista, come testimoniano i 6 assist decisivi a referto; in Nazionale assieme a Immobile e a Insigne rappresenta il futuro degli Azzurri proiettati verso il Mondiale di Russia 2018.

belotti attaccante

Golden boy

Ultima annotazione: è divenuto oggetto dei desideri di mercato dei top club europei, di quelli che non hanno difficoltà a mettere sul piatto cifre pazzesche sia per strapparlo al Toro sia per assicurargli un ingaggio sontuoso. Belotti sorride e incassa i complimenti, sono meritati sul campo ma mette le mani avanti quando viene associato a grandi bomber del passato come Crespo oppure l'ex milanista Shevchenko.

Per il momento – racconta Belotti a Tiki Taka – non sono ancora al loro livello. Sheva era un campione sia dentro sia fuori dal campo, è stato un mio idolo, mi colpiva e piaceva molto il fatto che riusciva a fare gol in ogni modo.

Il cruccio dei rigori

Letale sotto porta, micidiale nel rubare il tempo al marcatore e colpire a rete, non altrettanto freddo dal dischetto. Il tiro dal dischetto, almeno per ora, non è tra le sue caratteristiche principali. "Sono tornato a tirarli, ho segnato e continuerò a tirarli".

Nazionale

In Azzurro il tandem con un altro ex granata, Immobile, fa le fortune del ct Ventura che li ritiene complementari e su di loro ha deciso d'imperniare la prima linea dell'Italia ancora in corsa per la qualificazione alla Coppa del Mondo. A settembre ci sarà la sfida decisiva per il primo posto nel girone contro la Spagna, ultimo ostacolo per evitare di scivolare allo spareggio. Tre ex pupilli del Pescara di Zeman (Verratti e Insigne, oltre al Ciro bomber della Lazio) e poi il ‘gallo': è la giovane Italia che si fa largo a suon di gol e belle giocate, tra mediana e attacco.

Ciro lo conosco da un anno e mezzo, ci ho passato sei mesi insieme a Torino e ora in Nazionale – ha aggiunto Belotti -. E’ un grande giocatore e un grandissimo uomo. Il tridente in attacco con Insigne? Bello e credo anche possibile però bisognerebbe chiederlo a Ventura.

Bonucci e Chiellini, due gladiatori

Derby della Mole all'orizzonte, Belotti troverà di fronte i due difensori più forti del campionato italiano che, assieme a Barzagli e a Buffo, costituiscono la spina dorsale della Nazionale a partire dal reparto arretrato.

Chiellini è uno dei difensori più difficili da affrontare, non molla di un centimetro – conclude il ‘gallo' -. Anche Bonucci è un grande difensore, sempre molto attento.

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views