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Bayern, Rummenigge alza la voce: “Basta con Europei e Mondiali allargati”

L’Amministratore delegato del club bavarese giudica eccessivi gli impegni con la maglia delle Nazionali per i calciatori: “E’ una crescita drammatica”
A cura di Marco Beltrami
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Non è uno che le manda a dire Karl-Heinz Rummenigge. A poche settimane dal via della nuova stagione, l’Amministratore delegato del Bayern alza la voce contro i tornei “allargati” come l’ultimo Campionato europeo. Euro 2016 per la prima volta ha visto impegnate nella fase finale 24 squadre. Troppe per il dirigente bavarese che vuole tutelare i calciatori impegnati oggi in troppi tornei. Ormai gli atleti sono considerati alla stregua di automi capaci di giocare un numero impressionante di partite. Un aspetto tutt’altro che gradito da Rummenigge che alla Bild ha dichiarato: “Il torneo ha dimostrato che la scelta non è stata intelligente. Si è trattato di politica, di finanza”.

L’ex stella del calcio tedesco ha puntato il dito proprio contro gli eccessivi impegni delle Nazionali, con la scelta di allargare il numero dei partecipanti ai tornei più prestigiosi che non è positiva per i calciatori: “Queste scelte fanno sì che ci siano sempre più partite, sempre più impegni per i calciatori. Noi club non accetteremo più che i tornei vengano gonfiati, allargati, in questo modo. Questo per il bene degli atleti. Le competizioni delle nazionali crescono in maniera drammatica. Questo deve essere corretto”.  A tal proposito l’Ad del Bayern non vuole fermarsi alle parole ma è pronto a scendere in campo per una protesta ufficiale: “A breve avrò un incontro con la FIFPRO. Ci sarà un'iniziativa che non piacerà né alla Fifa né alla Uefa”.

I campioni di Germania comunque continueranno a permettere ai propri calciatori di onorare gli impegni con le rispettive Nazionali che però andranno rivisti: “Io stesso ho giocato 95 partite in nazionale, so il valore che le nazionali hanno per i singoli paesi. Questo valore non deve essere ridimensionato da nessuno. Le federazioni però non contribuiscono a pagare gli stipendi agli atleti”.

In conclusione una battuta anche su un altro problema causato dagli impegni con la Nazionale. In questo caso però c’è di mezzo lo sponsor, e accordi che rischiano di essere messi a repentaglio: “Esiste anche il problema delle sponsorizzazioni. Il nostro più grande rivale non è il Dortmund, ma la nazionale tedesca. Faccio un esempio: abbiamo un contratto importante con l'Audi. Durante gli Europei però la federazione ha fatto sì che i nostri giocatori di fatto sponsorizzassero la Mercedes. Cose del genere non sono più accettabili. Nel dubbio ricorderemo alle federazioni le loro responsabilità”.

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