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Bayern Monaco, Muller: “Guardiola ci ha svelato tutti i difetti della Roma”

Il tedesco spiega la vittoria grazie alle scelte del tecnico: pressing costante su Pjanic e De Rossi per togliere idee ai giallorossi. E spinta sulle fasce con Robben e Goetze. Questi i presupposti che hanno permesso la goleada dell’Olimpico.
A cura di Alessio Pediglieri
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La disfatta dell'Olimpico resterà indelebile negli annali del calcio e nel palmares europeo della Roma che ha subito uno storico 1-7 dal Bayern Monaco, la più pesante sconfitta in Europa davanti al proprio pubblico. Una Waterloo che sembrava poter venire sventata dal momento psicofisico importante degli uomini di Garcia che, malgrado non abbiano sfigurato in campo, hanno dimostrato di essere ad un livello molto più basso rispetto agli avversari. Anche da un punto di vista tattico dove il francese ha perso il suo personale confronto con Pep Guardiola. A rivelarlo è stato lo stesso Thomas Muller, autore dell'unico gol su palla inattiva (rigore) che ha spiegato nel dopo gara la chiave di lettura che ha dato loro l'allenatore catalano permettendo di sfruttare tutte le debolezze dei giallorossi.

Pep, lezione di tattica: pressing su De Rossi e Pjanic, Roma senza idee. Altro che Totti o Gervinho, Pep Guardiola aveva preparato la partita su altri giocatori considerati fondamentali per la costruzione del gioco giallorosso. Come Daniele De Rossi e Miralem Pjanic, i due playmaker della squadra. Il primo basso, a copertura della difesa, il secondo spostato a ridosso del finto tridente pronto ad inserirsi o a dare assist decisivi. Bloccando loro due, il Bayern ha spento la Roma non permettendo alcuna costruzione o manovra di gioco, obbligando i giallorossi o al lancio lungo sperando nella velocità di Gervinho o provando a sfondare sulle fasce dove però Cole e Torosidis non hanno retto il confronto con Robben e Goetze esterni alti su cui Guardiola ha individuato la soluzione vincente.

L'arma in più, gli esterni alti: Robben-Goetze ridicolizzano Cole e Torosidis. Non è un caso infatti se a rompere gli equilibri di un match che per i primi istanti poteva sembrare alla pari siano stati proprio l'olandese volante, poi autore di una doppietta personale, e l'ex Borussia Dortmund, mentre Lahm si concentrata insieme a Xabi Alonso ad asfissiare  Pjanic e Muller no toglieva gli occhi di dosso da De Ross. Così come ha rivelato lo stesso attaccante tedesco a fine incontro: "Abbiamo giocato un primo tempo eccellente, siamo stati messi in campo benissimo. Guardiola prima della partita ci ha mostrato tutti i difetti della Roma, noi siamo stati bravi a sfruttarli. Alla squadra l’avevo detto: se facciamo giocare Pjanic e De Rossi siamo morti. Xabi Alonso poi è uno dei giocatori più intelligenti che ho allenato, con lui andiamo più in verticale, siamo più veloci di testa".

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