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Bayern, Carlo Ancelotti su Totti: “E’ unico, deciderà lui quando smettere”

Il tecnico dei bavaresi è pronto per il debutto in Champions e analizza il momento del calcio italiano. Dove la Juve fa la padrona in patria e potrebbe fare la differenza anche in Europa grazie a Higuain. Sul suo Bayern “ci siamo attrezzati per vincere” e sulla Nazionale “Più avanti, non so, oggi amo la quotidianità degli allenamenti”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' un Carlo Ancelotti che è pronto a dare filo da torcere a chiunque in Europa. Il suo Bayern Monaco è stato attrezzato come nelle migliori occasioni per dare il meglio, sempre e comunque, alla conquista della Coppa più prestigiosa, quella delle Grandi Orecchie. Così, alla vigilia del debutto in Champions, il tecnico dei bavaresi ne ha per tutti: dalla Juventus cannibale in Italia, al nuovo Milan dei cinesi, da Totti alla Nazionale. Una ricognizione a 360 gradi in attesa di far parlare il campo.

Juve, uber alles – Per Carlo Ancelotti l'Italia potrebbe essere una delle prossime tappe obbligate. Sia da un punto di vista ipotetico, con l'idea di diventare un giorno ct, sia da un punto di vista concreto con il Bayern impegnato in Champions dove ci sono altre due formazioni del nostro calcio, il Napoli ma soprattutto la Juventus. "Una squadra che può far bene: due anni fa è arrivata in finale, l'anno scorso è uscita agli ottavi con il Bayern. Se protagonista vuol dire vincere non lo so, ma competitiva lo sarà in Coppa fino alla fine. Higuain? Dà gol ed è nato per fare gol. L'argentino li ha sempre fatti, ovunque, e li farà anche alla Juventus che acquisirà maggior sicurezza".

Rispetto per Berlusconi – Se la Juve è a posto, il Milan no. E per Ancelotti l'avventura rossonera è sempre stata nel cuore. Ancor più oggi con l'avvento della nuova proprietà cinese del dopo Berlusconi: "C'è la tendenza a dimenticare molto in fretta cosa Berlusconi abbia fatto nel calcio, nel Milan in particolare, rimane un ciclo irripetibile, e non solo per il Milan. Adesso c'è una nuova proprietà, speriamo e mi auguro che abbiano la conoscenza, la voglia e l'entusiasmo per riportare il Milan ad alti livelli. I tifosi se lo meritano".

Nazionale? No, grazie – A livelli alti deve tornare anche la nazionale italiana a cui il nome di Ancelotti si era legato in fase di analisi per il dopo Conte: "Non mi solletica l'idea di vedere i giocatori solamente rare volte per degli allenamenti sporadici o per i tornei. Magari quando sarò più anziano, potrei pensarci, adesso no. Mi diverte tantissimo il quotidiano con la squadra, è il mio desiderio più grande lavorare ogni giorno con i giocatori"

Re Totti – Poi uno sguardo al campionato, dove è emerso nuovamente il talento intramontabile di Francesco Totti, decisivo con i colori giallorossi e lontano dall'idea di ritirarsi: "A me hanno insegnato una cosa: non devono essere gli altri a dirti di smettere, ma devi decidere tu. È stato così per Maldini, sarà così per Francesco: ha voglia di giocare e sta bene, è determinante, sarà soltanto lui a decidere il giorno in cui farà altro"

Stile Bayern – Infine, il suo Bayern, le ambizioni stagionali e gli obiettivi per cui lottare: "La società è organizzata ma c'è umiltà. È un po' l'ambiente che si respirava al Milan. E' un bell'ambiente, quasi a conduzione familiare. La Champions? Inizia domani ma si decide a marzo, è presto per dirlo. Noi ci siamo organizzati ma è da sepre un torneo che vive sui dettagli, che fanno spesso la differenza".

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