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Batistuta shock: “Io, ignorato da ragazzi che non hanno rispetto per la maglia”

L’ex attaccante di Roma, Fiorentina e Argentina racconta dell’indifferenza mostrata nei suoi confronti da buona parte dei calciatori della Seleccion. S’era recato nello spogliatoio per salutarli ma c’è rimasto male. “Questa nazionale ha giocato tre finali ma non è vicina alla gente. Ai nostri tempi ci comportavamo da comuni mortali, la gente capiva e apprezzava”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Questa nazionale ha giocato tre finali ma non è vicina alla gente. Ai nostri tempi ci comportavamo da comuni mortali, la gente capiva e apprezzava". Lo sfogo di Gabriel Omar Batistuta è intriso di profonda amarezza e, al tempo stesso, biasimo nei confronti della situazione in cui versa al momento l'Argentina. S'era recato nello spogliatoio per rivolgere un saluto ai calciatori, ne è tornato deluso per l'indifferenza con la quale è stato trattato. Possibile che un ex campione come lui, che ha dato tanto alla Seleccion (54 gol, solo Messi ha segnato più di lui) come alle squadre di club nelle quali ha militato, non meritasse almeno una stretta di mano più calorosa? Possibile che ‘Batigol', l'uomo da oltre 300 gol in carriera, non un attaccante qualunque ma il bomber principe dell'Albiceleste negli Anni Novanta, venga ignorato? Sì, è possibile.

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Batigol ignorato: "Nessun rispetto"

A raccontare l'accaduto è proprio l'ex calciatore in un'intervista all'emittente sudamericana Tyc Sports: "Metà di loro mi ha ignorato, nemmeno mi hanno salutato". Chi sono ‘loro'? Quei giocatori giovani, la nuova generazione che non ha memoria del passato, dimentica in fretta e con ogni probabilità non conosce la storia (del calcio). Avessero ‘studiato', Batistuta si sarebbe sentito come a vecchi tempi, come a casa… perché, in fondo, anche se appendi le scarpette al chiodo, lo spogliatoio resta pur sempre casa tua. Non per Gabriel Omar che spiega così quell'atteggiamento: "Credo sia colpa del cambio generazionale, con questi ragazzi non ho nulla a che fare. Mi aspettavo mi salutassero: non perché sono Batistuta, ma perché ho giocato con quella maglia".

Come sta oggi Batistuta?

Tre anni fa l'ex attaccante di Roma e Fiorentina raccontò la propria sofferenza causata dai dolori alle articolazioni così insopportabili da spingere il calciatore a scelte disperate (ma per fortuna mai adottate): "Non riuscivo più ad alzarmi dal letto – ammise ai microfoni di Tyc Sports -, né a camminare. Vidi Pistorius (il riferimento è alle protesi che l'ex atleta ha al posto delle gambe, ndr) e pensai che quella era la soluzione giusta per me".

Qual era la causa di quel problema?

C'è voluto del tempo prima che Batigol riprendesse a camminare da solo, senza l'ausilio di sostegni. Il motivo del suo handicap? Lo spiegò proprio lui: "Non ho cartilagini e tendini… cosa significa? Che tutto il mio peso (86 kg circa) poggia sulle ossa e questo mi procurava un dolore insopportabile – aggiunse l'ex bomber -. Nemmeno un'operazione alla caviglia destra mi aiutò, per fortuna la situazione è migliorata dopo una serie di interventi".

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