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Batistuta:”Grande Totti. Higuain come me? Io ero un’altra cosa”

L’argentino rende omaggio a Totti: “Vederlo ancora giocare mi fa rabbia”, poi spiega: “Io ero io, Higuain è un’altra cosa. Icardi? Non tutti possono giocare in Nazionale”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gabriel Omar Batistuta si aggiunge ai tanti campionissimi che in questi giorni stando rendendo omaggio a Francesco Totti. Il campione argentino, che del Capitano giallorosso è stato compagno di squadra vincendo anche lo storico scudetto del 2001, lo ha applaudito a modo suo: "Vederlo giocare ancora mi fa rabbia", ha spiegato Batigol, che quando smise di giocare chiese ironicamente che gli venissero tagliate le gambe, tanta era la voglia di rientrare in campo. "Francesco è un grande, come ragazzo e come giocatore. Come calciatore lo conoscono tutti, come uomo lo conoscono in pochi, io sono fortunato in questo e posso dire che è una brava persona", ha aggiunto ancora Batistuta, a margine di una conferenza stampa per un evento di beneficenza.

Ma l'argentino, ovviamente, non può non parlare anche della sua Nazionale, che nonostante un Messi in grande spolvero non è più riuscita a ripetere i fasti dell'era maradoniana. E a chi gli chiede se Higuain possa essere il suo erede, risponde: "Lo dice la stampa. Io sono stato io e sono felice di essere stato quello che sono stato. Forse Higuain è meglio, forse peggio, non lo so. Quanto a Icardi", ha aggiunto riferendosi alla sua mancata convocazione, "non possono giocare tutti in nazionale. In questo momento non ha posto, anche se è un grandissimo, ma non lo ha neanche Tevez. Purtroppo questo è il calcio, non si può giocare solo con gli attaccanti".

Infine, una battuta sulla "sua" Firenze, città che lo ha consacrato tra i grandissimi del calcio. "Per me è sempre un piacere essere qua, mi sento a casa e l'ho detto più volte", ha concluso Batistuta, "entrare al Franchi mi farà venire un'altra volta la pelle d'oca come quando ero giocatore. Spero di trovare tanta gente e che lo stadio sia pieno. Sono felicissimo e non vedo l'ora che arrivi lunedì per diventare cittadino fiorentino. Una cosa che ho sempre sognato e che mi emoziona".

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