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Bari, ufficiale: Nicola è il nuovo allenatore

L’ex Livorno ha firmato oggi a Roma davanti al presidente Paparesta. Intanto, fuori dallo stadio momenti di tensione tra giocatori e tifosi biancorossi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Mentre in questi giorni il clima si è fatto rovente coinvolgendo nelle tensioni giocatori e tifosi, la società ha deciso chi è il successore di Devis Mangia esonerato dopo i non brillanti risultati della squadra in campionato: Davide Nicola. Lo ha reso noto la società pugliese che "comunica di aver affidato l'incarico di responsabile tecnico della prima squadra (scadenza 30 giugno 2016) a Davide Nicola che sarà presentato domani, 18 novembre 2014, alle ore 12.30 nella sala conferenze "Gianluca Guido" del San Nicola". Il Bari aveva continuato nelle scorse ore a lavorare per cercare il sostituto di Mangia e l'ex allenatore del Livorno era stato individuato subito come il primo candidato a prendere il posto sulla panchina pugliese. I dettagli della trattativa sono stati risolti nel tardo pomeriggio di quest'oggi mettendo a posto i particolari sulla durata del contratto e sugli emolumenti.

L'ex Livorno alla corte del Bari. Nicola, protagonista di una sorprendente promozione in A con il Livorno nel torneo 2012-13, torna in Puglia da allenatore dopo una esperienza da calciatore nell’Andria (a vent’anni, nella stagione 1993-94). Il neo tecnico del Bari assume la guida tecnica di una squadra in crisi di identità e risultati  e che ha collezionato un pareggio e quattro sconfitte nelle ultime cinque gare che hanno condotto la presidenza di Paparesta a una svolta tecnica radicale. Davide Nicola porta con sè quattro collaboratori e da domani inizierà gli allenamenti con la squadra.

Il giallo dello schiaffo. Intanto ci sono stati momenti di tensione quest'oggi all’uscita del San Nicola dopo l’allenamento pomeridiano dei biancorossi diretto da Giovanni Loseto, a porte chiuse. Erano presenti una cinquantina di tifosi e Daniele Sciaudone ha cominciato a discutere con alcuni di loro, quasi finendo alle mani. Per alcuni sono volati anche schiaffi ma il giocatore ha poi negato l'accaduto spiegando solamente che ci sono stati momenti ad alta tensione.

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