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Barcellona, senti Abidal: “Ho il Barça nel cuore, potrei tornare!”

Il difensore francese, dopo più di cento partite con la maglia blaugrana, lancia un messaggio alla dirigenza catalana: “Sono disponibile a ritornare, il Barcellona è una seconda famiglia per me!”
A cura di Alberto Pucci
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Eric Abidal, alla non più giovane età di 35 anni, continua a sorprendere. In attesa di poter scendere in campo in Champions League con l'Olimpiacos, nella sfida contro il Malmoe (match che interesserà da vicino i giocatori della Juventus, inseriti nello stesso girone), l'ex nazionale francese si è concesso all'emittente radiofonica spagnola "Onda Cero". Nella lunga intervista, il francese ha parlato della lotta che ha dovuto intraprendere contro il Cancro e del ricordo della sua esperienza al Barcellona: "Per molte persone, la vita è difficile – ha dichiarato il giocatore – Sapere di essere un esempio per molti di loro, dopo aver battuto la malattia, è per me un orgoglio. In certe situazioni bisogna saper reagire, anche se ci sono poche speranze. Io l'ho fatto per la mia famiglia e per il calcio. Oggi vivo come se ogni minuto fosse importante. Penso che, ora, sia tutto un dono, questo è il messaggio che voglio dare. Sono ancora vivo e sono molto felice".

Di nuovo al Camp Nou? – Nel corso dell'intervista, Eric Abidal ha parlato anche della sua ex squadra, lasciando aperta la porta ad un clamoroso ritorno: "Il Barcellona è una grande famiglia – spiega il difensore – E' il mio club, la mia città e sono ancora molto legato a questi colori. Se tornerò? Devono deciderlo loro, io sono disponibile. Ho ancora in mano l'offerta che mi fece Sandro Rosell. Leo Messi? E' un grande, non per niente ha vinto quattro Palloni d'oro. Ma anche lui, come tutti quanti, a volte può non essere al 100%. Nonostante le fatiche e le pressioni della Coppa del Mondo, Leo sa sempre fare la differenza". Il francese ha ricordato, poi, con affetto la figura di Tito Villanova: "Era un allenatore speciale, mi è piaciuto molto lavorare con lui. Ricordo quando venne a casa mia per starmi vicino durante la malattia. Sono rimasto molto colpito da quello che gli è successo. Spero venga ricordato come una brava persona".

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