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Barcellona-Real Madrid: il Clasico che vale oltre un miliardo di euro

Le rose di Real e Barcellona valgono 690 e 620 milioni di euro. Per Forbes, il brand delle merengues è il più prezioso nello sport mondiale.
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La partita da un miliardo di euro. Il Clasico, evidenzia il sito specializzato Transfermarkt, è la partita più preziosa del mondo. Il Real vale più del Barcellona, 690 milioni contro i 620 dei blaugrana, nonostante Luis Suarez che aspetta le merengues per tornare dopo il morso a Chiellini. La squalifica, infatti, scadrà a 18 ore dal fischio d'inizio e Luis Enrique potrebbe decidere di schierare il tridente da sogno Suarez-Neymar-Messi, un tridente da 250 milioni. Sabato si riaprirà anche la sfida tra i due campioni che più valgono in Europa, che dividono un po' come Pelè e Maradona, con la differenza che loro due condividono la stessa epoca e lo stesso campionato. Messi, che ha firmato il gol numero 69 in Champions League, vale qualcosa in più di Cristiano Ronaldo. CR7 ha un valore di mercato di 100 milioni, un valore commerciale non misurabile, praticamente inestimabile, e arriva con la soddisfazione del 71mo gol in Champions, eguagliando il primato di tutti i tempi di un'altra leggenda merengue, Raul, anche se per alcuni bisognerebbe contarne 70 ed escludere la rete segnata in un turno preliminare con la maglia del Manchester United.

Bilancio RealIl Real è il club che vale di più al mondo, scrive Forbes, per il terzo anno consecutivo: 3,44 miliardi di dollari. "Gestire questo meravigliosa squadra è una responsabilità e non dovremmo mai dimenticare che, dopo 112 anni di storia,  il club appartiene ancora ai suoi soci". E' anche, per il decimo anno consecutivo, con gli introiti più alti al mondo: 604 milioni di euro, 797 milioni di dollari, la cifra più alta mai registrata nello sport professionistico, grazie anche ai 78 milioni di dollari per il decimo trionfo in Champions League e ai 41 che l'Adidas garantisce ai blancos ogni anno dal 2012 e fino al 2020 in quello che rappresentava il più lucrativo accordo con uno sponsor tecnico prima del contratto monstre da 1,3 miliardi di dollari del Manchester United con Adidas. Sponsorizzazioni destinate a crescere ancora con il nuovo Bernabeu, il progetto di rinnovamento dello stadio da 540 milioni di dollari che dovrebbe essere completato nel 2017, i cui naming rights dovrebbero essere ceduti ai multimiliardari sceicchi di Abu Dhabi. Un progetto che aumenterà anche la capienza dello stadio e di conseguenza i ricavi da botteghino. Nonostante i 51 milioni di dollari di profitti  (+4,4% rispetto all'anno precedente) resta un debito netto da 94 milioni di dollari che tengono il Real a rischio di sanzioni per violazione del fair play finanziario. Una situazione che ha scatenato la reazione del Manchester City, multato dall'Uefa per 49 milioni. "Abbiamo zero debiti. Non dobbiamo un centesimo, ed il nostro modello è più che sostenibile. Tuttavia, i nostri amici dell'Uefa sembrano credere il contrario. Essi hanno il loro punto di vista, noi il nostro", ha dichiarato il presidente dei Citizens Khaldoon Al-Mubarak.

Bilancio Barcellona – Dal 2010 al 2014, il Barcellona è salito dal 24mo al secondo posto nella classifica delle squadre di più alto valore stilata da Forbes. Ora il Barcellona "vale" 3,2 miliardi di dollari e ha registrato quest'anno gli introiti più elevati della sua storia, 530 milioni di euro ($710 milioni). Se per la prima volta nelle casse blaugrana sono entrati più di 500 milioni di euro, il merito è in gran parte dell'infinita rete di sponsorizzazioni: oltre ai partner globali (Nike, Qatar Airways, Audi) si aggiungono accordi locali per incrementare il valore del brand come quello con Nokia in India, con Head and Shoulders in Indonesia o con Avea in Turchia. Curiosamente, nonostante la presenza nel tridente da sogno di Neymar, che pure rifiutò un'offerta di 150 milioni del Real al Santos, i blaugrana non hanno ancora accordi di partnership commerciale in Brasile. Una strategia che si rispecchia nella presenza delle squadre sui social media: il Barcellona, infatti, è la squadra con più follower su Facebook (71 milioni), davanti al Real, secondo con un seguito di 68 milioni di utenti. Anche il Barcellona sta pensando, poi, di rinnovare lo stadio. I soci hanno approvato un progetto da 800 milioni di dollari che prevede ulteriori 5 mila posti (per una capienza di 105 mila spettatori), un tetto retrattile e una serie di interventi nell'area intorno all'impianto, e dovrebbe essere completato nel 2021.

Diritti tv – Le faraoniche campagne acquisti, che hanno pesato anche in maniera significativa sulle banche spagnole, si appoggiano anche sulle entrate a sette zeri garantite a Barcellona e Real dalle pay tv. In Spagna infatti rimane la contrattazione individuale, ovvero ogni squadra contratta la trasmissione delle proprie partite casalinghe, e Barcellona e Real sono riuscite a strappare cifre superiori ai 100 milioni a stagione. Un gap enorme con le altre, basti considerare che l'Atletico Madrid, che è la squadra più vicina, guadagna meno della metà e che sei delle formazioni che partecipano quest'anno alla Liga ottengono dalle tv meno di dieci milioni. Un divario che si traduce nei risultati e nel duopolio Barcellona-Real Madrid, che hanno vinto il titolo in 15 degli ultimi 20 anni. La situazione però potrebbe cambiare dal 2016, quando la Liga potrebbe introdurre la contrattazione collettiva e meccanismi redistributivi più equi. Tra i maggiori sostenitori della riforma c'è proprio il presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, che non si limita a guardare il proprio orticello ma vede il quadro nel suo insieme. "Barcellona e Real contrattano individualmente i diritti tv, e questi ci ha permesso di comprare i migliori giocatori del mondo. Ma siamo consapevoli del problema: la Premier League è molto competitiva, non sai mai chi vincerà. In Spagna invece è sempre Barcellona o Real Madrid, più spesso Barcellona negli ultimi anni. Una riforma di questo tipo non ci farà perdere nulla, anzi garantirà più soldi per tutti".

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