Balotelli squalificato per una giornata per il post razzista

La decisione della Football Association era molta attesa e molto temuta a Liverpool, ed oggi è arrivata. Mario Balotelli è stato squalificato per una giornata per il post razzista che ha pubblicato poche settimane fa sul suo profilo Instagram. L’attaccante italiano dovrà pagare anche una multa di 25mila euro. La Football Association ha stabilito anche che Balotelli frequenti nelle prossime settimane un corso di rieducazione. L’ex attaccante del Milan sconterà la squalifica domenica prossima e non giocherà dunque contro l’Arsenal.

Balotelli risponde su Twitter – L’attaccante del Liverpool commenta la sua squalifica sul suo profilo Twitter. Ed in questo post si è scusato con i tifosi, i compagni ed ha accettato la decisione della FA: “Dopo i recenti avvenimenti legati al mio post su ‘Super Mario’ la decisione della FA è che era sbagliato. Mi dispiace che i miei compagni di squadra e i tifosi del Liverpool debbano essere penalizzati per qualcosa che ho fatto e lo rimpiango. La mia intenzione è di rispettare la decisione della FA e assicuro che non accadrà mai più.”

I fatti – Balotelli è stato squalificato perché tre settimane fa su Instagram ha postato un’immagine di SuperMario, notissimo personaggio dei videogiochi. Ed accanto a questa immagine c’era un messaggio in cui si leggeva: “Sii come Mario. Lui è un idraulico italiano, creato da giapponesi, parla inglese e somiglia a un messicano. Salta come un nero e raccoglie monete come un ebreo.”. Le polemiche sono montate rapidamente. Addirittura si paventano cinque giornate di squalifica per Balotelli, che però in una lettera ha spiegato alla FA che i suoi intenti erano anti-razzisti. E nella missiva ha aggiunto che per ragioni di discriminazione razziale ha sofferto in tutta la sua vita.

Il comunicato della Football Association – “L’accusa è che l’immagine che il giocatore del Liverpool ha postato sui social media è offensiva e/o impropria e contraria alla regola E3 (1) della FA. Inoltre, il messaggio è stato considerato una ‘violazione aggravata’, come definito nella regola E3 (2) della FA in quanto include riferimenti all’origine etnica e/o al colore e/o alla razza e/o alla nazionalità e/o alla religione o le convenzioni personali.”