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Bacca rivela: “Sono stato a un passo dal trasferimento al Psg”

L’attaccante colombiano del Milan rivela a Cadena Ser i contatti tra il suo agente e il club francese. A Parigi avrebbe riabbracciato l’allenatore con il quale ha conquistato la fama di bomber a Siviglia. “Purtroppo ogni discorso è caduto perché non disponevano di una casella vacante per gli extracomunitari”.
A cura di Maurizio De Santis
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La notizia rimbalza dalla Spagna alla vigilia della gara del Siviglia contro la Juventus, nella serata in cui Emery e il Paris Saint-Germain affrontano la prima sfida di Champions contro l'Arsenal. Carlos Bacca, che in Andalusia aveva costruito la fama di bomber (ed è tutt'ora rimpianto dai tifosi), è stato a un passo dal raggiungere il suo ex allenatore che col club spagnolo ha costruito un miracolo chiamato ‘Europa League'. La punta colombiana rappresentava il terminale offensivo di quella squadra che annoverava tra le proprie fila elementi del calibro di Rakitic (poi finito al Barcellona) e Krychowiak (il centrocampista polacco che ha seguito il tecnico nell'avventura in terra francese).

Carlos Bacca dopo il gol al Torino
Carlos Bacca dopo il gol al Torino

L'anno scorso la nostalgia lo prese a tal punto da andare a trovare gli ex compagni di squadra. Nell'estate delle trattative, quella scandita anche dal tormentone sulla possibile cessione del sudamericano per 30 milioni di euro (il West Ham è stata la società che ha provato ad affondare il colpo con maggiore decisione), Bacca aveva quasi fatto i bagagli. In bilico fino alle battute conclusive delle operazioni di mercato, era stato contattato dal Psg proprio su suggerimento di Emery. Avrebbe detto di sì subito, senza perdere tempo nelle lungaggini delle mediazioni tra società ma è stato costretto ad accantonare ogni ambizione per questioni burocratiche.

Ai microfoni di Cadena Ser è stato lo stesso attaccante milanista a spiegare le ragioni della mancata conclusione della trattativa: "Il Paris Saint-Germain aveva contattato il mio agente e c’è stata la possibilità di trasferirmi lì – ha ammesso il calciatore -. Purtroppo ogni discorso è caduto perché non disponevano di una casella vacante per gli extracomunitari". A Parigi avrebbe ritrovato Unai Emery: "E' stato l’allenatore più importante della mia carriera, il migliore che ho avuto. Grazie alla sua fiducia e alle sue indicazioni sono cresciuto e migliorato tanto anche tatticamente. Sarò sempre grato a lui e mi piacerebbe tornare a lavorarci".

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