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Bacca, l’uomo che al Milan non doveva esserci

Il colombiano è stato sul punto di lasciare i rossoneri ma con la tripletta segnata al Toro si conferma un cecchino implacabile. E adesso Montella lo tiene stretto.
A cura di Vito Lamorte
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L'ultimo giocatore a segnare una tripletta nella prima giornata di Serie A era stato Trezeguet. Bacca, ammazza Toro, mette il proprio nome in calce alla statistica. E la domanda sorge spontanea: come si fa a mettere in discussione uno come il colombiano? Sono mesi che molti si fanno questa domanda e le risposte sono arrivate alla prima gara della stagione 2016/2017: non si può. Il centravanti colombiano è un vero cecchino, negli ultimi 16 metri una palla su tre la butta dentro e ha segnato in tutte e 4 le ultime gare di Serie A giocate: le ultime 3 del campionato 2015/2016 e oggi.

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Se poi vogliamo andare ancora di più nello specifico, Bacca ha segnato 21 gol nel massimo campionato italiano con soli 40 tiri nello specchio.

"E' il trionfo di tutti. Io ho concluso le giocate, ma c'è stato Donnarumma, le scelte del tecnico, c'è una grande partecipazione di tutti, anche dei tifosi – ha ammesso Bacca a caldo, a Premium Sport -. Montella? Il lavoro già si vede, teniamo bene la palla. Nel primo tempo potevamo segnare e stare più tranquilli. Tra poco arriveremo al 100% di quello che ci insegna il mister.

Un vero killer dell'area di rigore. Pare che Vincenzo Montella avesse dato il suo assenso alla cessione a inizio luglio della punta ex Siviglia ma a pochi giorni dall'inizio del campionato sia tornato sui suoi passi e Bacca ha dimostrato, se ancora dovesse farlo, di poter essere davvero fondamentale per questa squadra. L'ultimo giocatore a segnare 3 reti nella prima giornata di Serie A era stato David Trezeguet contro il Livorno nella stagione 2007/08.

Tripletta con dedica: "Il pallone è per mio figlio"

Tre gol, grande gioia poi la paura per quella rimonta del Toro sventata da una parata su rigore al 94′ di Donnarumma. Carlos accarezza la sfera, sorride e indica il figlioletto in tribuna. "Quella dedica era per mio figlio, che mi ha sempre chiesto portami il pallone a casa. E adesso ce l'ho fatta – ha aggiunto Bacca -. Ho regalato un sogno al mio bambino, anche per questo non ho fatto calciare il rigore a Niang che me l'aveva chiesto, volevo fare questa tripletta".

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