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Azerbaigian-Italia 1-3: Azzurri bum-bum, Europeo raggiunto a suon di gol (foto)

Eder, El Sharaawy e Darmian siglano i gol di un’Italia che per la prima volta nell’era Conte segna tre reti in una sola partita. La più importante, quella che regala la qualificazione a Euro2016 con un turno d’anticipo e rende il match contro la Norvegia, mera formalità.
A cura di Alessio Pediglieri
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Missione compiuta: a Baku l'Italia conquista Euro2016 con un turno d'anticipo battendo gli azeri con tre gol grazie al solito puntuale Eder, ad un ritrovato El Sharaawy e al primo centro in Nazionale dell'"inglese" Darmian. In una nona giornata delle qualificazioni che ha visto gli Azzurri di Conte protagonisti nel bene e nel male. Nel bene ottenendo tre punti fondamentali, a suon di gol, giocando a sprazzi anche davvero bene, sfiorando il poker, colpendo una traversa nel finale. Nel male, regalando agli avversari palle vaganti in area per gli svarioni dei nostri centrali e pericolose amnesie offensive. Ma alla fine, il bicchiere è solo mezzo pieno, la vittoria è essenziale per una formazione che annoverava anche importanti assenze ma che ha riconfermato di avere grinta e carattere da vendere. Buon viatico per un Europeo che si dovrà giocare a testa alta e con la consapevolezza delle proprie potenzialità.

Primo tempo: Eder, El Sharaawy, Italia avanti

Al primo affondo, gol – Se la vigilia aveva messo qualche dubbio in attesa della prestazione degli Azzurri di Conte falcidiati da importanti infortuni dell'ultimo minuto come quelli occorsi a Insigne prima e a Pirlo poi, l'Italia è scesa comunque in campo con l'atteggiamento giusto in Azerbaigian riuscendo subito a rompere il ghiaccio e a rendere il compito più agevole: all'11' è il capocannoniere del calcio italiano, Eder a infilare la porta azera su assist di Verratti per l'1-0 che proietta subito la nazionale verso i tre punti.

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Pressing, senza chiudere il match – Azzurri padroni del campo e del gioco nel primo tempo contro un avversario evidentemente in difficoltà sia a livello tecnico che psicologico. Gli uomini di Conte amministrano, lasciano giocare e soprattutto sbagliare gli avversari per colpire di rimessa e velocità. Un gioco di rimessa che non disdegna i fraseggi e le azioni ragionate che coinvolgono spesso l'intero organico. El Shaarawy largo a sinistra Candreva a destra trovano spesso i varchi giusti per gli inserimenti offensivi con la difesa azera in costante difficoltà nel contenere le folate azzurre e tenere sotto controllo Pellè ed Eder in area. Ma il cruccio è che gli Azzurri potrebbero chiudere il match ma non lo fanno.

Pareggio azero, allungo del Faraone – Così alla mezz'ora arriva il giusto pareggio degli azeri: come al 7′, anche al 29′ l'Azerbaigian sfrutta una imprecisione della difesa azzurra con la coppia bianconera Bonucci-Chiellini che pasticcia nel disimpegno favorendo il tiro dal limite di Nazarov che brucia Buffon con un rasoterra a fil di palo. La reazione azzurra c'è, ma è soprattutto nervosa, poco lucida e imprecisa. Ci vuole un quarto d'ora buono per vedere l'Italia tornare a giocare come sa e non è un caso se alla prima grande occasione riesce a ritrovare il vantaggio: al 43′ contropiede innescato da Verratti, Candreva trova El Sharaawy in area azera con l'esterno del Monaco che appoggia a porta vuota il 2-1.

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Secondo tempo: Darmian chiude il match

Darmian, ed è tris – L'Italia riparte ventre a terra provando a chiudere una partita che potrebbe complicarsi se l'orgoglio azero dovesse ritrovare stimoli di rimonta. Conte non cambia gli interpreti, così come l'Azerbaijan che scende in campo con gli stessi effettivi. Il tema del match non cambia: gli Azzurri cercano l'allungo decisivo che prima viene sfiorato ancora una volta da Eder il cui pallonetto viene allontanato sulla linea di porta ma 5 minuti dopo al 65′ è Darmian a trovare la via del gol (il primo in azzurro) con un destro dalla distanza, preciso e violento.

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Qualificazione raggiunta – Il finale è di ordinaria amministrazione con gli Azzurri che riescono a contenere le folate azere e a non subire più problemi davanti a Buffon. Il ritmo cala, iniziano i cambi con Conte che getta nella mischia anche l'"americano" Giovinco per Eder e Florenzi per El Sharaawy e alla fine anche Montolivo per i minuti conclusivi. L'Italia finisce in avanti alla ricerca di un poker che non arriva anche perché la Formica Atomica, con l'Azerbaigian ridotto in 10, colpisce una clamorosa traversa su punizione. Un dispiacere che non lascia nessuno con l'amaro in bocca: l'Europeo è stato raggiunto, nel modo migliore, missione compiuta.

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