Atalanta, la promessa del Papu Gomez: “Resto se andiamo in Europa”
"Io sto benissimo a Bergamo, ho un contratto fino al 2020. Se otteniamo la qualificazione in Europa rimango". Sono queste le parole del Papu Alejandro Gomez a L'Eco di Bergamo che promette ai tifosi dell'Atalanta di rimanere con la squadra orobica nel caso dovesse centrare la qualificazione ad un torneo europeo. L'esterno argentino, con passaporto italiano, è soddisfatto del suo tenore di vita a Bergamo e vorrebbe restare ma le sirene di mercato sono tante ed è lo stesso Papu a rivelarle: "Ho ricevuto due chiamate da club italiani (Milan e Roma). Mi hanno chiamato anche dalla Cina". In questo momento Gomez è l'uomo un più dell'Atalanta e le sue prestazioni lo dimostrano: "Un onore essere il leader. Vorrei segnare almeno 10 gol".
Gomez è l'uomo di riferimento della Dea in questo momento e la doppietta contro il Cagliari di domenica scorsa ma all'orizzonte c'è già la sfida contro un affamato Palermo alla ricerca di punti salvezza:
"Domenica è una battaglia come ogni partita, nulla è scontato perché il Palermo è una squadra che non si merita questi punti per la rosa che ha e non sarà facile. Se noi facciamo come stiamo facendo possiamo vincere tranquillamente. Ho vissuto anni molto belli a Catania, speriamo di fare un altro goal a Palermo".
Il Papu ammette di non aver mai avuto questa continuità da quando gioca in Italia e ora punta alla doppia cifra per aiutare la sua squadra a raggiungere un obiettivo inesperto ad inizio stagione:
"Non avevo mai giocato così bene. Ora tutto è facile, perché gioco in una squadra che pratica bel calcio e diventa più facile fare esplodere le mie caratteristiche. […] Da quando indosso la fascia di capitano, ho capito che devo dare di più. Sogno la doppia cifra, magari segnare quattro o cinque reti in più".
Verso Palermo
Prosegue la preparazione della gara contro il Palermo, in programma allo stadio Renzo Barbera domenica, mister Gasperini ha diretto una seduta d’allenamento al centro Bortolotti di Zingonia econ esercizi di tecnica, tattica e partitella su campo ridotto. Dramé e Konko hanno proseguito con i rispettivi programmi personalizzati mentre Melegoni, alle prese con un problema al flessore, è stato sottoposto a terapia e lavoro in piscina.