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Atalanta, Gasperini annulla la conferenza per la presenza di un giornalista ‘sgradito’

Brutto gesto polemico del tecnico dell’Atalanta che ha annullato la conferenza stampa delle 13 per la presenza di un giornalista dell’Eco di Bergamo, ‘sgradito’. Forte la risposta dell’Assolombarda: “Il diritto all’informazione ha la prevalenza su qualsiasi fatto, problema o antipatia personale con qualsiasi giornalista”
A cura di Alessio Pediglieri
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Gian Piero Gasperini è scivolato sulla classica buccia di banana. Il tecnico dell'Atalanta ha clamorosamente annullato la conferenza stampa della vigilia del match contro la Roma perché in sala c'era un giornalista ‘sgradito' all'allenatore dei bergamaschi. Quando Gasperini ha constatato che non si era allontanato pur avendo ricevuto l'invito, non si è presentato davanti ai microfoni scatenando una polemica che lo ha visto, suo malgrado, soccombere sia da un punto di vista etico che professionale. Forte la presa di posizione dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti che ha stigmatizzato il comportamento dell'allenatore come un ‘capriccio' che mina profondamente il diritto di informazione per motivi personali. L'Atalanta, intanto, non ha rilasciato alcun commento ufficiale sulla questione, che è rimasta apertsa.

Il gran rifiuto – Oggi alle 13, Gian Piero Gasperini, in vista del big match di domani tra la sua Atalanta e la Roma, all’Olimpico non ha rilasciato alcuna dichiarazione in conferenza. L’allenatore nerazzurro, non gradendo la presenza di un giornalista de L’Eco di Bergamo all’appuntamento con la stampa fissato a Zingonia si è rifiutato di presentarsi davanti ai microfoni. L’incontro è stato annullato in via definitiva quando Gasperini ha constatato che il giornalista – con cui probabilmente in un recente passato ha avuto più di un diverbio per il contenuto di diversi articoli – non si era allontanato dalla sala conferenze.

La risposta dell'Alg – L’Atalanta non ha rilasciato comunicati in merito, mentre l'Associazione Lombarda dei giornalisti, per voce del suo Presidente Paolo Perucchini, giornalista proprio de L’Eco di Bergamo è intervenuta duramente sul comportamento del tecnico: «Nessuno, tanto più un personaggio pubblico come un allenatore di una squadra di calcio di serie A, può scegliere i giornalisti degni di partecipare ad una conferenza stampa — ha dichiarato —. Decidendo così, a mo’ di capriccio, di voler parlare o non parlare con i cronisti in un appuntamento istituzionale. È il diritto all’informazione che ha la prevalenza su qualsiasi fatto, problema o antipatia personale con qualsiasi giornalista».

Minata la libertà d'informazione – Perucchini ha calcato la mano soprattutto sul danno deontologico nei confronti di una professione la cui libertà e diritto di informazione sono cardini irrinunciabili e che non possono essere utilizzati a proprio piacimento per antipatie o problemi personali: «Quanto è successo oggi è un peccato  perché l’Atalanta, grazie anche al suo mister, quest’anno si è rivelata una piacevole sorpresa del nostro campionato di calcio. Il fatto che ha visto protagonista questa mattina il suo allenatore, invece, mina questa piacevolezza rappresentando l’ennesima inutile scivolata, quasi fosse un fallo da dietro, che il mondo dello sport fa verso l’informazione. Un’occasione sprecata per sviluppare il concetto di fair play che dovrebbe governare i rapporti dentro e fuori gli stadi, salvaguardando, in questo caso, un valore come l’informazione».

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