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Arsenal, si lavora per Simeone nuovo tecnico dal 2018

Quasi certo l’addio di Wenger tra due stagioni: i Gunners sognano di portare in Premier anche il Cholo, che si “unirebbe” alla pattuglia dei super tecnici come Mourinho, Guardiola e Klopp.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il futuro di Diego Pablo Simeone potrebbe essere in Premier League: il Cholo, dunque, potrebbe raggiungere in Inghilterra i migliori allenatori del mondo, come Jurgen Klopp, José Mourinho e Pep Guardiola, solo per citarne tre. Il suo contratto con l'Atlético Madrid, "accorciato" di un anno, scadrà al 30 giugno 2018, e tutto lascia credere che si tratterà del suo addio ai colchoneros. Su di lui c'è infatti l'Arsenal.

I Gunners hanno voglia di cambiare: Arsene Wenger siede sulla panchina londinese dal 1996, vincendo tre Premier League, sei coppe d'Inghilterra e sei tra Charity e Community Shield, ma tutto lascia credere che la sua lunga storia stia volgendo al termine. In particolare, la società non sarebbe molto soddisfatta delle campagne europee, culminate spesso in debacle già nei primi turni ad eliminazione diretta.

Ecco perché è balzata l'idea di puntare tutto su Diego Simeone: giovane, propositivo, e dal pugno di ferro. Il profilo ideale per l'Arsenal, che vuole tornare ad alti livelli anche in Europa. Il Cholo, dopo essere riuscito nell'impresa di "spezzare" il dualismo spagnolo che vigeva da anni tra Real Madrid e Barcellona, inserendosi nella lotta per il titolo ed addirittura riuscendoci vincendo una Liga e piazzando l'Atlético Madrid per due volte sul secondo gradino più alto del podio della Champions League, perdendo due finali in tre anni contro il Real Madrid ma alzando in ogni caso il livello e la forza della stessa squadra biancorossa come non era riuscito a nessuno prima d'ora. La "data" d'inizio della sua avventura inglese potrebbe dunque essere il 1° luglio 2018: ed i tifosi dei Gunners già sognano gli epici duelli contro Mourinho e Guardiola (anche loro ex allenatori della Liga, alla guida di Real Madrid e Barcellona), oltre agli incroci con Klopp e Conte.

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