Arrestato per droga il padre dell’ex Lazio Kishna: “Sono ricco, è solo per uso personale”
Brutte notizie per Ricardo Kishna. Il talentuoso e duttile esterno di proprietà della Lazio e attualmente in forza al Lille è stato coinvolto in una vicenda familiare che sta facendo molto discutere. Protagonista del caso, il padre del calciatore che è finito dietro le sbarre in Italia. Kishna senior infatti è stato trovato in possesso di 80 grammi tra hashish e marijuana. Il tutto era nascosto dietro un quadro appeso nella sua abitazione di Roma Nord non distante dal centro sportivo della società del presidente Lotito. Curiose le primissime dichiarazioni di Dinesh Kishna dopo l’arresto: “Sono il manager di mio figlio, calciatore della Lazio. Guadagno 50mila euro l'anno, è solo per uso personale”.
Un modo per giustificare che l’utilizzo delle sostanze stupefacenti è esclusivamente a livello personale e non a fini di spaccio, visto che non avrebbe bisogno di ulteriori introiti alla luce della sua situazione economica più che positiva. Il giudice per ora ha disposto per il padre del calciatore l’obbligo di firma due volte a settimana, in attesa del processo che definirà se l’accusa di spaccio è concreta o no. Una situazione che potrebbe influire anche sul futuro del classe 1995 che in due stagioni alla Lazio ha collezionato 16 presenze e 2 gol.
Nello scorso inverno il club capitolino ha deciso di girarlo in prestito al Lille anche per permettergli di giocare con maggiore continuità in vista di un eventuale futuro ritorno alla base. 9 finora le presenze complessive tra campionato e Coppa in terra transalpina con un rendimento altalenante. La speranza è quella di un finale di stagione in crescendo che possa permettergli di riprendersi una maglia da titolare alla corte di Inzaghi.