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Argentina, scontri tra tifosi: ultrà ucciso a colpi di pistola

Ancora una volta i tifosi del Nueva Chicago nell’occhio del ciclone: già nel 2007 ci fu un morto durante un match.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ancora un episodio di violenza sconvolge il calcio: in Argentina, un tifoso del Nueva Chicago è rimasto ucciso duranti gli scontri prima del match contro il Guaranì. Sconvolgente la dinamica dei fatti, che parla di una sparatoria tra tifosi della stessa Nueva Chicago di due opposte fazioni, che si sarebbero affrontate per il "controllo" dello stadio. Un episodio al limite del grottesco, che mette in secondo piano anche la vittoria stessa del Nueva Chicago (3-1 il risultato finale). Perché quella in corsa tra il gruppo Las Perales e quello dei Las Antenas è ormai una vera e propria guerra di strada. I due gruppi, stando alle prime ricostruzioni della polizia, si sarebbero incontrati per un regolamento di conti a circa 600 metri dallo stadio del Nueva Chicago, il "Republica de Mataderos" di Buenos Aires. Ad attaccare per primi sarebbero stati gli ultras del gruppo Las Antenas, mentre i Las Perales avrebbero risposto all'aggressione aprendo il fuoco sui rivali. Alla fine, sul terreno sono rimaste cinque persone: per una di loro, Federico Orlando Lopez, 30 anni, non c'è stato niente da fare, colpito all'addome è morto in ospedale. Le altre quattro persone hanno invece riportato ferite da arma da fuoco comunque guaribili in pochi giorni. Ad aprire il fuoco sarebbe stato Juan Josè, "capo" del gruppo dei Las Perales, stando a quanto riportato dai media argentini.

Gli ultras del Nueva Chicago non è nuovo a fatti di cronaca del genere. Nel 2007, quando la squadra si trovava nel massimo campionato argentino, giocò contro il Tigre lo spareggio-salvezza. Era il 25 giugno, e quando l'arbitro assegnò un calcio di rigore al Tigre si scatenò il finimondo: i giocatori e perfino l'allenatore del Nueva Chicago assalirono l'arbitro, mentre i tifosi devastavano lo stadio Monumental de Victoria che ospitava la gara, provocando anche la morte di un tifoso avversario. La Federazione colpì duramente il club con la retrocessione in Serie B e ben diciotto punti di squalifica da scontare nel campionato successivo, che sancirono la retrocessione della squadra anche l'anno successivo.

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