10.550 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Argentina, ‘Lulo’ Benitez lascia il calcio per salvare la vita al nipotino

Alejandro Benitez, detto Lulo, attaccante del ‘Torneo C’ ha donato una parte di fegato al nipote Milo, di nove mesi. I genitori non potevano farlo. Lulo ha salvato la vita al piccolo ed ha chiuso la sua carriera.
A cura di Alessio Morra
10.550 CONDIVISIONI
Immagine

Quello di Alejandro Benitez fino a pochi giorni fa non era un nome che diceva molti nemmeno ai più profondi appassionati di calcio sudamericano. Ma questo attaccante, che in Argentina ha calcato particolarmente i campi de ‘torneo C’, adesso è diventato un autentico eroe. Perché per salvare il nipotino di nove mesi che rischiava di morire gli ha donato una parte del fegato. Facendo questo ha chiuso la sua carriera. I tifosi del Central Larroque, la squadra con cui ha sempre giocato, nella sua ultima apparizione gli hanno riservato un applauso lungo e intenso da brividi che solo pochissimi campioni sudamericani possono vantarsi di aver ricevuto.

Lulo ha salvato la vita al nipote Milo

Benitez detto ‘Lulo’ ha compiuto un gesto d’altruismo commovente, quasi d’altri tempi. Alejandro Benitez ha salvato la vita del nipotino di nove mesi, il figlio della sorella, accettando di sottoporsi a un trapianto di fegato. Al piccolissimo Milo era stata diagnosticata una ostruzione biliare che nessuna terapia è riuscita a guarire. L’ex calciatore non ha avuto dubbi nel sottoporsi alla delicatissima operazione ed è diventato un donatore. Quella di Milo era l’unica opzione perché il fegato del padre del piccolo era incompatibile, mentre la madre era impossibilitata perché in passato ha subito un intervento al cuore.

Alejandro 'Lulo' Benitez con il nipotino Milo.
Alejandro ‘Lulo' Benitez con il nipotino Milo.

Lulo l’eroe

La storia di ‘Lulo’ è diventata di dominio pubblico e in Argentina per i media il bomber è diventato un eroe e un grande idolo. Lui però non accetta queste definizioni e con molta umiltà ha detto: “Pe me la prima cosa era la salvezza di mio nipote e non m’importava nient’altro che mio nipote. Siamo tre fratelli e formiamo una famiglia molto unita”. I medici della federazione hanno imposto lo stop a ‘Lulo’ che non può giocare avendo un pezzo di fegato in meno, ma a lui giustamente questo non importa: “Quando ho visto Milo sorridere dopo l’operazione è stato il giorno più bello della mia vita”.

10.550 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views