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Argentina, insulti agli arbitri: la Fifa squalifica Messi per 4 giornate

L’episodio durante la gara contro il Cile dove la Pulga ha litigato (e inveito) contro i guardalinee e il quarto uomo. La FIFA ha aperto la procedura dopo il clamore mediatico che la vicenda ha suscitato, adesso la pesante punizione per il campione sudamericano.
A cura di Alessio Pediglieri
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Quattro giornate di squalifica e una multa di 10 mila Franchi Svizzeri (poco più di 9 mila in euro). E' questa la sanzione adottata dalla Federazione internazionale nei confronti di Lionel Messi, punito dalla pesante sanzione per le ‘espressioni irriguardose' rivolte agli ufficiali di gara nel corso del match di qualificazione al Mondiale di Russia 2018 contro i rivali storici del Cile. In attesa di ricorso, di sicuro il fuoriclasse dell'Albiceleste salterà – oltre al match odierno contro la Bolivia – anche il prossimo impegno, il più duro di tutti, in calendario a Montevideo contro l’Uruguay (il 31 agosto prossimo).

Anche il campione argentino non può permettersi tutto. Tanto, molto, ma non tutto. Così gli insulti della ‘Pulce' rivolti all'arbitro in occasione dell'ultimo match dell'Argentina contro il Cile non sono passati inosservati e la FIFA ha deciso così di non concedere sconti. Morale della favola, la Seleccion non potrà contare sul proprio capitano anche in occasione delle sfida contro Venezuela e Perù che completano il ciclo d'impegni. La nazionale di Bauza è attualmente terza nel girone sudamericano (22 punti dopo 13 gare, +2 su Ecuador e Cile, al quinto posto, l'ultimo utile per gli spareggi).

Atto d'ufficio – In Argentina era attesa la decisione del massimo organismo internazionale di Calcio ma a nome dell'AFA, la federcalcio nazionale, i vertici della nazionale sembravano essere tranquilli. La FIFA però ha emanato una nota ben precisa che era indice della sanzione imminente: "un atto d’ufficio motivato dalle ripercussioni mediatiche dell’episodio" è stata la motivazione più importante, a sottolineare come il ruolo di Leo Messi non potesse venire dimenticato soprattutto quando si macchia di comportamenti non consoni ad un campione della sua stazza.

Gli insulti agli arbitri – Le telecamere hanno ripreso bene gli aspri faccia a faccia con il guardalinee Dewson Silva nel primo tempo e con il collega Marcelo Vangasse dopo il fischio finale. Messi ha usato parole forti che hanno fatto il giro del mondo via web e tv, andando a litigare e inveire anche nei confronti del quarto arbitro, Emerson Augusto de Carvalho, che solo in un secondo momento ha riferito ai dirigenti federali di aver ricevuto “parole offensive” da parte della Pulce.

Il ricorso dell'AFA – La decisione è stata presa in giornata e l'AFA adesso potrà fare il classico ricorso per evitare l'eventuale squalifica o puntare alla riduzione della pena. Anche perché, sostengono in Argentina, le motivazioni di una sanzione non sono supportate da fatti concreti: nel referto arbitrale non ci sono tracce di ‘aggressioni' da parte di Messi. Per la Fifa, evidentemente, non era così.

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