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Argentina, inizia l’era di Sampaoli: “Rappresentiamo 40 milioni di tifosi vietato fallire”

Il neo ct della Seleccion ha le idee chiare: “Nessuna preclusione, chi merita giocherà”. E sugli uomini su cui costruire il presente e il futuro: “Dybala è già a livelli altissimi, Icardi se farà bene con l’Inter ci sarà e voglio che Messi si diverta. è il miglior giocatore al mondo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Una nuova era per l'Argentina, con il neo ct Sampaoli pronto a riscrivere la recente offuscata storia della nazionale celeste. Un compito non facile ma che risulterà più semplice dal momento in cui il tecnico utilizzerà senza riserve i propri uomini migliori, senza esclusioni a priori o scelte dettate da motivazioni extra calcistiche. Per Sampaoli comunque è il coronamento di un sogno, il lavoro di una vita, il momento più felice ma anche più difficile perché senza successi sarà il primo a salire sul banco degli imputati. Senza appello.

Punto di partenza – Ha ufficialmente preso il via con la presentazione alla stampa la nuova era argentina di Jorge Sampaoli. Dopo la sua prima stagione ‘europea' sulla panchina del Siviglia, il tecnico argentino è stato chiamato a guidare la Seleccion, ad oggi costretta agli spareggi intercontinentali per un posto al Mondiale russo. Una situazione insostenibile per una Nazionale che da sempre lotta per titoli ben più amibziosi: "E' il sogno di tutta una vita. Questo traguardo mi sembrava lontano, ma è arrivato. E' un incarico che suscita grande entusiasmo e grande passione ma è il momento di guardare alla realtà con responsabilità, non si può fallire".

Orgoglio e vittoria – Vincitore della Coppa America nel 2015 al timone del Cile a spese proprio dell'Argentina, Sampaoli adesso ha firmato fino al 2022, quando si giochera' il Mondiale in Qatar. Un impegno importante, fondamentale: "Vogliamo una squadra che sia fedele alla storia del calcio argentino, perché rappresenta 40 milioni di argentini. Per rispetto di tutti ogni decisione sarà presa dallo staff tecnico e lavoreremo perchè siano più gli avversari a doversi adattare a noi che il contrario".

Icardi, Dybala e Messi – Non ci saranno preclusioni, chi meriterà verrà convocato, senza eccezioni. Il futuro di Icardi in nazionale dipenderà dunque semplicemente dal suo rendimento con l'Inter e se meriterà verrà chiamato da Sanpaoli.  E' lui il futuro insieme ad un altro nastro nascente: Dybala. Senza dimenticare il capitano, Lionel Messi: "Paulo è un calciatore che ha già un livello altissimo e di cui mi impressiona moltissimo l'inventiva, sarebbe bello se fosse complementare con Messi. Vogliamo in nazionale Leo, non Messi, ovvero la versione più genuina del miglior giocatore del mondo. Ho già parlato con lui e l'entusiasmo non gli manca".

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