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Argentina, Dibos accusa: “Mascherano ha spaccato lo spogliatoio. Messi? Meglio Neymar”

Nuvole nere sopra la testa del commissario tecnico argentino, dopo la sconfitta con la Bolivia. A sparare a zero contro il gruppo Albiceleste, è stato l’ex fisioterapista della Seleccion: “C’è un clan all’interno dello spogliatoio ed è mascherano a guidarlo. Messi? Non è un leader”.
A cura di Alberto Pucci
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La sconfitta contro la Bolivia, ha lasciato le cicatrici sul volto della nazionale argentina del commissario tecnico Bauza. La "Seleccion", dopo l'ennesimo passo falso nelle qualificazioni mondiali, occupa al momento la quinta posizione in classifica a quota 22 punti alla spalle di Brasile (già qualificato), Colombia, seconda a 24 punti, Cile e Uruguay, in coabitazione a 23 punti. La strada per arrivare in Russia, si è dunque fatta molto più proibitiva del previsto e senza Leo Messi, per le prossime quattro gare, sarà tutto ancora più difficile. A gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche, ci ha pensato Carlos Dibos: ex fisioterapista della nazionale argentina: "E' ora di farla finita con i clan in questa Nazionale – ha spiegato il cognato di Diego Pablo Simeone, ai microfoni di TyC Sport – Noi siamo stati costretti ad andare via proprio a causa loro e doverlo fare per motivi extra calcistici fa soffrire".

Bauza rischia il posto

A guidare il "club degli amici", all'interno dello spogliatoio dell'Albiceleste sarebbe un giocatore particolarmente famoso: "Mascherano è a capo di questo gruppo di sette-otto giocatori che, tra l'altro, hanno compiuto il loro ciclo. Messi? Secondo me non è un leader. Non dico che non è forte, anzi. Per me resta tra i tre più bravi al mondo, ma non è il migliore. Neymar, adesso, sta sopra di lui". Parole forti, quelle di Carlos Dibos, che stanno alimentando ulteriori polemiche intorno alla squadra del ct Bauza. Come i suoi giocatori, anche il tecnico ha le sue colpe e non solo per le discutibili convocazioni fatte nei mesi scorsi. Nei prossimi quattro impegni di qualificazione mondiale, l'Argentina affronterà Uruguay in trasferta, Venezuela e Perù in casa ed Ecuador ancora lontano da casa. Per Bauza e i suoi giocatori, non c'è più tempo da perdere. Il Mondiale in Russia non aspetta nessuno.

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