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Antonio Conte: “Vinte 5 gare su 6, ma la Nazionale è sola contro tutti”

Il commissario tecnico azzurro, dopo la vittoria contro l’Albania, pone l’accento sulla difficoltà del suo lavoro e lancia un allarme in vista del cammino futuro verso Euro 2016: “Inizio a stancarmi nel sentire che dobbiamo fare questo e quell’altro. Voglio i fatti, i fatti, i fatti! Stare senza i ragazzi quattro mesi, sarà un problema!”
A cura di Alberto Pucci
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Il 2014 azzurro è andato in archivio. A coloro che speravano di poter festeggiare un successo nel recente mondiale brasiliano, è toccato invece esultare tiepidamente per la vittoria di misura contro l'Albania di Gianni De Biasi. Un tempo c'era Mario Balotelli, oggi c'è Stefano Okaka. Non esattamente la stessa cosa ma, per quello che si è visto dopo la sciagura brasiliana, è giusto così. Chiuso il capitolo Prandelli, il destino della nostra nazionale è ora nelle mani di Antonio Conte: l'uomo giusto, al posto giusto, per ridare un'anima a una squadra uscita a pezzi dal torneo brasiliano. Lo "Special One salentino", nel post gara di Genova, è parso su di giri e nervoso al punto giusto, dopo le critiche giunte al termine della partita contro la Croazia: "Noi proseguiamo sulla nostra strada, su sei partite ne abbiamo vinte cinque e pareggiata una – ha ringhiato Conte ai microfoni Rai – Serve pazienza, non è un buon momento, ma abbiamo vinto cinque gare su sei. Inizio a stancarmi nel sentire che dobbiamo fare questo e quell'altro. Io voglio i fatti. Ho bisogno di lavorare, restare quattro mesi senza questi ragazzi è un problema. Poi se la Nazionale viene dopo tutto e tutti è giusto che me lo facciano sapere".

Nuova linfa azzurra – A mettere di buonumore il commissario tecnico azzurro e i tifosi italiani, il "sottobosco" di giocatori che premono per mettersi in evidenza e conquistare una maglia azzurra. Dal "match winner" Okaka al ritrovato Alessio Cerci, passando da Giovinco, quasi tutti hanno dimostrato impegno e dedizione alla causa italiana: "Questi ragazzi hanno voglia di giocare ed entrare nel circuito della Nazionale – ha continuato il ct – La partita mi è piaciuta molto, in un giorno e mezzo abbiamo preparato la partita contro l'Albania che ha giocato con la squadra titolare e ha pareggiato con Portogallo e Francia". L'orgoglio dell'allenatore e la grinta dei "nuovi", sono un buon punto di partenza per le prossime dure sfide di qualificazione europea: a partire da quella impegnativa in Bulgaria, fino alla rovente partita decisiva contro i croati. Due trasferte che diranno molto sul lavoro di Antonio Conte e sul futuro della nostra nazionale.

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