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Antonio Conte confessa: “Ho pensato di lasciare il Chelsea”

L’ex commissario tecnico della Nazionale spiega i motivi e i tentennamenti che stavano per allontanarlo dal Chelsea: “Devo essere onesto: è stata molto dura senza la mia famiglia”. Non si risparmia sul caso Diego Costa: “La squdra è più importante del singolo”. Sul neo acquisto Alvaro Morata: “Lo volevo quando ero alla Juve”.
A cura di Vito Lamorte
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Non era tutto falso quello che veniva raccontato negli ultimi giorni di maggio: Antonio Conte ha pensato di lasciare il Chelsea dopo averlo portato alla vittoria in Premier League al suo primo campionato al di là della Manica. L'ex commissario tecnico della Nazionale ha confessato in una lunga intervista concessa al Mail on Sunday e interrompe un silenzio durato due mesi:

Dopo una stagione pesante, è davvero importante guardare indietro, vedere com'è andata la stagione e capire molto bene. È stata la mia prima stagione in Inghilterra, un nuovo Paese senza la mia famiglia, ed era importante che capissi la mia situazione in ogni aspetto. Di certo, mi sono goduto la stagione in Inghilterra e con il Chelsea. Ma devo essere onesto, è stata molto dura per me e per la mia famiglia. Quando vinci, pensi che tutto sia semplice, ma non così.

Al termine di un'annata davvero difficile Conte ha avuto più di qualche dubbio, complice anche il corteggiamento dell'Inter, ma in settimana ha siglato un nuovo contratto con i Blues, con scadenza 2019:

Adesso però ho deciso di continuare il mio cammino con il club. Abbiamo trovato il giusto modo di vedere il futuro di questo club. Lo ripeto, siamo un grande club, ma non possiamo commettere errori, sarebbe pericoloso. Dobbiamo migliorare e crescere per costruire qualcosa d'importante per il presente e anche per il futuro.

Il rapporto con Abramovich

Il tecnico leccese ha parlato del suo rapporto con Roman Abramovich e dopo qualche screzio tutto sembra chiarito:

Per ogni manager è importante poter esprimere le proprie idee. È molto importante che il club capisca la tua idea e che sia pronto a lavorare insieme, a costruire solide fondamenta. Io posso volere questo, ma se sono solo è molto difficile. Di sicuro, la mia idea è stata sempre quella di restare al Chelsea e continuare questo lavoro. Il mio desiderio, e quello del club, era quello di continuare, per questo ho rinnovato il contratto.

L'importanza della famiglia: vivrà con lui a Londra

La situazione di Conte era parecchio complicata anche a livello familiare e dopo qualche tentennamento la decisione del tecnico dei Blues è stata facilitata dal fatto che la moglie Elisabetta e la figlia Vittoria vivranno con lui a Londra:

Un'altra stagione senza la mia famiglia sarebbe stata molto dura, molto difficile. Mia figlia si trova in un'età in cui è molto importante vedere la sua crescita, stare ogni giorno con lei. E lo stesso vale per mia moglie. Stanno arrivando. La mia famiglia è molto importante. Penso che questo dimostri il mio legame con il Chelsea, con questo progetto, con l'obiettivo, lo ripeto, di costruire qualcosa d'importante.

Il Chelsea cambia e le altre si rinforzano

Antonio Conte inizia il secondo anno in Premier come tecnico vincitore ma sa benissimo che ripetersi sarà molto complicato:

Manchester City, Manchester United e altre squadre stanno cercando di rinforzarsi e noi stiamo cambiando molto. Per necessità, non perché volessi cambiare. La scorsa stagione abbiamo praticamente avuto a disposizione 13 giocatori…Sono andati via Chalobah, Ake e Terry, oltre a Diego Costa.

Su Diego Costa: La squadra è più importante del singolo

A proposito della vicenda che riguarda l'attaccante spagnolo, scaricato via sms da Conte, il tecnico italiano ha fatto chiarezza sugli ultimi sei mesi:

A gennaio, la situazione era chiara a tutti: a giugno ci saremmo salutati. Ho preso questa decisione a gennaio e l'ho rispettata. Mi sorprende che qualcuno sia rimasto sorpreso…La cosa piu' importante è la squadra, non un singolo

L'arrivo di Morata: Lo volevo quando ero alla Juve

Il Chelsea, dopo la rottura con Diego Costa, era alla ricerca di un'attaccante importante e in seguito all'inseguimento a Romelu Lukaku, finito al Manchester United, a Stamford Bridge è arrivato Alvaro Morata:

Lo volevo quando ero alla Juventus. Era molto giovane ai tempi, ma con l'esperienza accumulata in bianconero e al Real Madrid, credo sia pronto per il Chelsea. Lui e Lukaku sono allo stesso livello, prime scelte per grandi club come Chelsea e United.

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