Antidoping, Di Livio jr sospeso per un metabolita della cannabis
Positivo a un metabolita della cannabis. Lorenzo Di Livio, ventenne centrocampista della Ternana (club umbro che ha conquistato la salvezza nell'ultimo turno di campionato), è finito nei guai per la sostanza ritrovata nelle sue urine. Il cognome che porta sulle spalle ha amplificato la notizia (il ragazzo è figlio di ‘soldatino', l'ex centrocampista della Juventus e della Nazionale): a incastrare il ragazzo nei test antidoping è stato il THC metabolita >DL, un derivato della cannabis, rilevato in seguito un controllo Nado Italia svolto il 6 maggio scorso dopo la gara di campionato della Ternana contro il Vicenza. Inevitabile il primo provvedimento nei suoi confronti: Di Livio junior è stato sospeso in via cautelare dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping.
Lorenzo Di Livio, oggi ventenne, è un prodotto del settore giovanile Roma: con la maglia giallorossa s'è tolto anche la grande soddisfazione di esordire in Serie A durante una partita contro il Chievo Verona. Allora a guidare la formazione capitolina c'era l'ex allenatore francese, Rudi Garcia (adesso sulla panchina dell'Olympique Marsiglia). A Terni il centrocampista è arrivato con la formula del prestito (il cartellino è ancora di proprietà del club giallorosso) e quest'anno ha accumulato solo 7 presenze nel campionato di Serie B.