Andrea Agnelli: “Juve, ora voglio la Champions”

Juve imbattibile in campionato, per la consacrazione manca solo la conquista della Champions League. E' un chiodo fisso, l'auspicio per il prossimo anno che sembra ancora foriero di successi per i bianconeri. "E' tornata la consapevolezza di quello che siamo da oltre un secolo – afferma Andrea Agnelli come riportato da Repubblica e Gazzetta -. E' un magnifico destino: vincere. Abbiamo giocato per quattro mesi senza allenatore ed è sembrato normale. Ci provino gli altri. Se vinci pesi e se pesi conti. Oggi abbiamo una società forte e una squadra forte. Senza risultati la parola potere è astratta".
E' tornata anche la fame di vittorie e, soprattutto, la voglia di non arrivare mai secondi.
Quando l'ho presa era una società apatica: ora punta alla Champions. Io voglio vincere sempre.
E poi c'è la battaglia in Lega per l'elezione del nuovo presidente.
Va riconosciuta la validità della candidatura di Abodi, trasversale perché è stato appoggiato da club grandi e piccoli: va portata avanti. Beretta? Mi aspetterei che fosse lui a fare un passo indietro. Restare lì, approfittando dello sfinimento delle parti non rappresenta il bene della Lega.
Calcio italiano da cambiare, ecco come
Senza pubblico il prodotto non ha senso, senza il teatro (gli stadi) lo spettacolo muore. Va riscritto il quadro normativo attraverso un testo unico dello sport: si cambi la legge sul professionismo, si faciliti l'impiantistica e si tutelino i marchi. Questo lo deve fare un soggetto politico.
Arbitri, ferita sempre aperta.
Il sistema usa funziona, arbitri professionisti autonomi dalle leghe: chi è bravo va avanti, chi sbaglia va via.
Nel 2013 parte l'assalto alla Champions.
Il sorteggio col Celtic non è stato sgradito, noi andiamo in campo con l'obiettivo di vincere anche la Champions.