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Ancelotti: “Arbitro non all’altezza, moviola indispensabile”

Dopo la sconfitta del “Bernabeu”, il tecnico del Bayern Monaco ha invocato l’introduzione della tecnologia video: “Un arbitro non può decidere in questo modo un quarto di finale di Champions League”.
A cura di Alberto Pucci
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Abituati a vederlo con il sorriso stampato in faccia, Carlo Ancelotti ha deluso i suoi tifosi italiani e si è mostrato davanti alle telecamere con il volto di chi non l'ha presa bene. Nonostante il suo Bayern Monaco abbia giocato meglio dell'avversario, il tecnico di Reggiolo si trova fuori dalla Champions League per colpa di un arbitraggio a dir poco scandaloso: "In effetti abbiamo pensato a tutto, ma non all'arbitro – ha provato a scherzare il tecnico, davanti alle telecamere di Premium – Peccato, perchè avevamo la partita sotto controllo e poi è successo quello che è successo. Abbiamo fatto una partita quasi perfetta".

Poteri forti a Madrid? "Non credo. L'arbitro ha fatto molti errori e probabilmente non era all'altezza. Può succedere. Sono stato sempre contrario alla moviola in campo, ma ora dico che è diventata indispensabile. A questo punto sono favorevole, perché può davvero aiutare. Un arbitro non può decidere in questo modo un quarto di finale di Champions League".

Sfortuna ed errori

"Ne ho parlato anche con Zidane nel dopo gara – ha continuato Ancelotti – perché Kassai ha fatto errori anche a nostro favore. Abbiamo avuto la sfortuna di giocare in dieci uomini sia all'andata che qua a Madrid. Non ce lo meritavamo". Insieme alla sconfitta e all'eliminazione, il tecnico emiliano è tornato in Germania anche con i complimenti sinceri di Zinedine Zidane: "Mi hanno fatto piacere – ha concluso Ancelotti – Peccato che sia finita così, perché la squadra ha fatto più di quello che poteva. Non meritavamo di uscire. Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi e sono onorato di poterli allenare".

A cinque giornate dalla conclusione della Bundesliga, il Bayern Monaco si ritrova ora a difendere gli 8 punti di vantaggio e a cercare di vincere almeno in patria. "Stagione positiva se vinciamo il campionato? Credo di sì, ma non sta a ma dirlo", ha glissato il tecnico prima di salire con la faccia nera sul pullman della squadra.

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