4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Alavés, la ruota gira: dopo anni di guai, è festa per la promozione nella Liga

Il calcio spagnolo riabbraccia il club basco, tornato tra i grandi dopo un periodo difficile ed il rischio fallimento. La stagione del “Glorioso”, ha inoltre riportato alla memoria l’epica finale di Coppa Uefa del 2001 persa per un soffio contro il Liverpool.
A cura di Alberto Pucci
4 CONDIVISIONI
Immagine

L'incantesimo è durato dieci lunghi anni ma, alla fine, è stato spezzato. L'orgoglio del popolo basco, specialmente quello che tifa per i colori del Deportivo Alavés, si è risvegliato durante la stagione che ha portato i ragazzi del tecnico Pepe Bordalás a trionfare nel campionato cadetto spagnolo, davanti alla sorpresa madrilena del Leganés: anch'egli promosso nella massima serie. Una promozione che arriva dopo un calvario terribile, durante il quale l'Alavés è sprofondato negli inferi della terza e seconda serie spagnola e rischiato seriamente di fallire, a causa della cattiva gestione dell'ex proprietario: l'ucraino Dimitry Pitterman, in carica fino alla condanna per frode fiscale e al suo successivo addio che lasciò la società in piena crisi. I mesi in terza divisione, passati con il peso sulle spalle di una situazione finanziaria disperata e quasi vicina al tracollo, hanno in realtà piegato ma non spezzato il carattere dei giocatori e dei sostenitori del club basco che, a distanza di qualche anno, possono ora godersi meritatamente la fine di una brutta storia: un incubo dal quale qualcuno pensava di non riuscire ad uscire più.

Il Golden gol maledetto

Il recente successo con il Numancia, che ha sancito il ritorno dell'Alavés tra i grandi di Spagna, ha dato dunque il via alla grande festa dei tifosi e riportato il nome della squadra sulle prime pagine di tutti i giornali: compresi quelli stranieri. In Inghilterra, ad esempio, il nome dell'Alavés lo ricordano molto bene i tifosi del Liverpool che nel maggio del 2001 videro la propria squadra vincere faticosamente contro gli spagnoli, nella finale di Coppa Uefa giocata al Westfalenstadion di Dortmund. La sfortunata autorete di Geli, che decise l'incontro nei supplementari grazie all'assurda regola del "golden gol", mise fine al sogno europeo di quell'Alavés dei miracoli: una squadra composta da buoni giocatori (tra questi anche gli ex Milan Contra e Javi Moreno e Jordy, il figlio del compianto Cruijff), che riuscì ad arrivare in finale eliminando l'Inter, i cugini del Rayo Vallecano e i tedeschi del Kaiserslautern.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views