Ahi, ahi Inter. Il fair-play finanziario impone tagli dolorosi alla lista Uefa
Gabigol e Joao Mario, due colpi che hanno infiammato il calciomercato dell'Inter. Due colpi che hanno alimentato l'entusiasmo intorno ai nerazzurri dopo un avvio di stagione deprimente (per la scoppola presa a Verona contro il Chievo) e caratterizzato dalle perplessità lasciate dall'addio a Mancini. Due colpi costati, nel complesso, 72.5 milioni di euro (27.5 per il brasiliano del Santos, 45 per il portoghese dello Sporting) con il benestare della nuova proprietà – i cinesi del Gruppo Suning – decisa a rilanciare il blasone del club senza svendere i pezzi pregiati (Icardi).
A recitare la parte del ‘lupo cattivo' in questa storia bellissima e dal possibile lieto fine (auspicabile la conquista di un posto in Champions) è la Uefa che sullo sfondo agita il ‘randello' del fair-play finanziario e costringe l'Inter a scelte dolorose in previsione della prossima Europa League. Quali? Disputare la Coppa senza l'ex Santos e nemmeno l'ala lusitana.
In tre a rischio taglio dalla lista Uefa, ecco perchè
In base al regolamento, nella lista Uefa i nerazzurri potranno elencare solo quei calciatori che – sommando i costi dei cartellini – non generino una somma superiore ai 90 milioni. Il valore di partenza è dato dalle cifre relative ai giocatori che disputarono l'ultima Europa League, edizione 2014/2015. Questo cosa significa? Che oltre a Joao Mario e Gabigol ci sono altre due pedine che rischiano il taglio clamoroso: si tratta di Kondogbia che all'Inter è costato 31 milioni, oppure Candreva (rilevato nell'ultima sessione per 25 milioni). Sempre che entro il 31 agosto non arrivino cessioni tali da ricomporre la situazione.
La rosa ristretta e l'obbligo del pareggio di bilancio
La lista Uefa va consegnata entro il prossimo 14 settembre, l’Inter potrà inserire al massimo 22 calciatori e non 25: di questi, 2 dovranno essere stati ‘formati' nel settore giovanile e 4 in Italia. Altro particolare imposto dalla Federazione, il saldo tra acquisti e cessioni dovrà essere in pari o positivo. I nerazzurri devono rientrare del rosso a bilancio maturato nell’ultimo triennio, impegno che hanno garantito dinanzi all'Uefa onde evitare sanzioni peggiori rispetto alla restrizione della rosa. Dunque, oltre il tetto dei 90 milioni non si può andare: è questa la dead line fissata.
La possibile lista Uefa
Chi potrebbe essere sicuro, al momento, di far parte della lista? Secondo quanto riportato da Gazzetta quelli certi di un posto nella rosa per l'Europa League sarebbero: Handanovic, Carrizo, Berni, Nagatomo, D'Ambrosio, Ranocchia, Andreolli, Santon, Medel, Palacio e Icardi; Banega e Biabiany e i vari Murillo, Miranda, Ansaldi, Brozovic (ma il croato sta per essere ceduto), Felipe Melo, Candreva, Perisic ed Eder. All'appello manca una 22sima pedina (un difensore il cui valore non incida sulla quota prestabilita)